
“La sua verità”. Garlasco, l’annuncio bomba a poche ore dall’udienza: cosa succede – Mentre l’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi si prepara a un passaggio cruciale con l’atteso incidente probatorio, il nome di Massimo Lovati torna a far rumore. L’ex avvocato di Andrea Sempio, figura controversa e mai davvero uscita dall’orbita del caso di Garlasco, è di nuovo al centro del dibattito pubblico. A riaccendere i riflettori è una rivelazione del suo attuale legale, Fabrizio Gallo, che ha annunciato un progetto destinato a far discutere: un libro in cui Lovati racconterà la sua verità. Non un memoriale classico né una semplice ricostruzione giudiziaria, ma un’opera narrativa con una struttura decisamente fuori dagli schemi.

“La sua verità”. Garlasco, l’annuncio bomba a poche ore dall’udienza: cosa succede
Secondo quanto spiegato da Gallo in un’intervista, il volume sarà firmato da Massimo Lovati in prima persona, con il contributo tecnico del suo avvocato. L’idea è quella di far emergere ciò che Lovati ritiene siano le sue verità sul caso, senza filtri e senza mediazioni. Non si tratterà però di un saggio o di un’autobiografia giudiziaria, bensì di un racconto che usa la narrativa come strumento per rileggere uno dei delitti più discussi della cronaca italiana. Gallo chiarisce che il suo ruolo è solo quello di accompagnare l’uscita del libro, mentre la voce e il punto di vista restano integralmente quelli di Lovati. Una scelta che, inevitabilmente, promette di riaprire polemiche mai del tutto sopite.


Un’ambientazione spiazzante: l’anno 2750
L’elemento più sorprendente del progetto è l’ambientazione. Il libro sarà infatti collocato nell’anno 2750. Una scelta narrativa precisa, pensata per osservare il caso da una prospettiva lontanissima nel tempo. In questo futuro immaginato, il protagonista è uno studente alle prese con l’esame di maturità. Il tema assegnato è emblematico: ricordare un vecchio caso di cronaca di 750 anni prima, proprio quello di Garlasco, e scrivere un elaborato su ciò che accadde. Lo studente in questione porta il nome di Massimo Lovati e, attraverso il suo compito, espone una versione dei fatti che nel racconto è ormai definitiva, perché il tempo ha già consegnato una conclusione storica al caso. Ma non è finita qui…
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