
L’ultimo aggiornamento della Supermedia AGI/YouTrend, che chiude il 2025, restituisce una fotografia precisa del quadro politico nazionale: i rapporti di forza tra i partiti restano sostanzialmente stabili, con oscillazioni minime e nessun vero scossone. Dopo una lunga stagione elettorale, segnata anche dalle regionali, l’elettorato sembra essersi assestato, premiando continuità e penalizzando chi fatica a trovare una collocazione chiara.
Leggi anche: Scontro tra navi da crociera, muore italiana: la situazione precipita

Fratelli d’Italia resta primo partito, leadership confermata
Fratelli d’Italia si conferma nettamente primo partito con il 29,8%, nonostante un lieve calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Il dato non intacca la leadership di Giorgia Meloni, che continua a mantenere una base elettorale solida e coerente con il ruolo di forza di governo. FdI resta il fulcro dell’intera coalizione di centrodestra, intercettando consensi trasversali e consolidando il primato nelle intenzioni di voto.
All’interno della stessa area politica, Lega e Forza Italia registrano invece una fase più complessa. Il partito di Matteo Salvini si ferma all’8,4%, mentre Forza Italia scende all’8,8%. Due dati che segnalano una difficoltà strutturale nel recuperare spazio rispetto all’alleato maggiore, pur senza mettere in discussione la tenuta complessiva della coalizione.
Nel complesso, il centrodestra raggiunge il 48,3%, una percentuale che conferma un vantaggio ampio e stabile sugli avversari e che, al momento, non trova reali competitor in grado di colmare il divario.
Il centrosinistra cresce, ma il distacco resta ampio
Sul fronte opposto, il centrosinistra mostra segnali di crescita, ma non tali da modificare gli equilibri. Il Partito Democratico sale al 22,2%, migliorando leggermente la propria posizione ma restando distante quasi otto punti da Fratelli d’Italia. Un incremento che indica una base elettorale fedele, ma ancora insufficiente per ambire a una leadership alternativa.
Alleanza Verdi e Sinistra si mantiene stabile sopra il 6%, confermando una presenza consolidata soprattutto su temi ambientali e sociali. Nel complesso, però, l’intera area di centrosinistra si ferma al 30,3%, un dato che evidenzia una difficoltà strutturale nel competere con il blocco di governo, sia in termini numerici sia di proposta politica unitaria.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva