
Una scossa di terremoto oggi nel Tirreno meridionale ha interessato l’area dello Stretto, facendo registrare tremori avvertiti anche a Messina nella tarda mattinata. Il movimento sismico, di magnitudo 2.7, è stato rilevato dagli strumenti circa un’ora prima della diffusione della notizia e ha attirato l’attenzione della popolazione residente tra Sicilia e Calabria, pur senza causare danni.
Secondo i dati ufficiali forniti dalla Sala Sismica dell’INGV di Roma, il terremoto di oggi nello Stretto di Messina si è verificato alle 11:15 ora italiana (10:15 UTC) con epicentro in mare, nel Tirreno meridionale, alle coordinate 38.4123 di latitudine e 15.3912 di longitudine. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità di 115 chilometri, un valore elevato che ha contribuito a limitare gli effetti in superficie.
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Profondità del sisma e percezione della scossa
La profondità significativa del sisma spiega perché la scossa sia stata percepita in modo lieve ma diffuso, soprattutto nelle aree costiere e ai piani alti degli edifici. Nonostante l’intensità moderata, numerose persone hanno riferito di aver avvertito un leggero oscillare di mobili o lampadari, sufficiente a generare qualche istante di preoccupazione, in una zona notoriamente caratterizzata da alta sismicità.
L’evento odierno si inserisce nel quadro della sismicità dello Stretto di Messina, un’area geologicamente complessa e costantemente monitorata dalle reti di controllo nazionali. I sistemi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia registrano quotidianamente micro-scosse e movimenti della crosta terrestre, molti dei quali non vengono percepiti dalla popolazione, ma risultano fondamentali per l’analisi dell’evoluzione del rischio sismico nel medio e lungo periodo.
Localizzazione del sisma e aree interessate
La scossa di terremoto di oggi in Sicilia è stata localizzata a circa 28 chilometri a nord-ovest di Messina. In città, diversi residenti hanno segnalato leggeri tremori, in particolare nei piani più alti dei palazzi residenziali e degli uffici. Le testimonianze parlano di un movimento breve, paragonabile a una vibrazione, percepito in modo più evidente da chi si trovava in condizioni di quiete.
L’evento sismico è stato rilevato anche a 40 chilometri da Reggio Calabria e a circa 91 chilometri da Acireale, a conferma di una zona di percezione piuttosto vasta, seppur con intensità ridotta. In diverse località lungo le coste calabresi e siciliane alcune persone hanno riferito di aver avvertito un lieve movimento, mentre in altre aree il terremoto è stato registrato soltanto dagli strumenti.
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