
L’inverno sta per mostrare il suo volto più crudo proprio quando l’Italia si prepara a brindare al nuovo anno. Mentre molti speravano in una prosecuzione del clima mite che ha caratterizzato le ultime settimane, i modelli meteorologici segnalano un cambiamento radicale. Un vero e proprio ribaltone climatico è alle porte, pronto a investire la Penisola con correnti polari. Non si tratta solo di un calo termico, ma di una svolta drastica che potrebbe rimescolare le carte per chi ha pianificato festeggiamenti all’aperto.
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L’illusione finisce: l’alta pressione cede il passo al gelo
Il dominio dell’anticiclone, che ha garantito giornate stabili e temperature sopra la media stagionale, ha ormai i giorni contati. Secondo quanto riportato da Libero Quotidiano, il panorama meteorologico italiano è destinato a subire una trasformazione profonda. Gli esperti spiegano che la protezione offerta dall’alta pressione inizierà a sgretolarsi sotto la spinta di correnti instabili provenienti dalle alte latitudini. Questo scenario segna la fine definitiva della mitezza autunnale, traghettando il Paese verso una fase di stampo prettamente invernale. Il passaggio sarà netto: la stasi atmosferica che ha intrappolato nebbie e inquinamento nelle pianure lascerà spazio a una ventilazione più vivace e decisamente più fredda. I segnali del cambiamento saranno evidenti già nelle prossime ore, con un progressivo aumento della nuvolosità e i primi segnali di cedimento barico.
Questo mutamento non è solo una variazione di routine, ma rappresenta il preludio a una dinamica atmosferica molto più aggressiva che inizierà a manifestarsi tra il 27 e il 31 dicembre. La domanda che ora tutti si pongono riguarda l’entità di questa irruzione, poiché le proiezioni indicano l’arrivo di una massa d’aria capace di far crollare le temperature in tempi rapidissimi, preparando il terreno per fenomeni meteorologici che potrebbero sorprendere molte regioni italiane.

La bordata artica: temperature in picchiata e neve in arrivo
L’elemento chiave di questo peggioramento è identificato dagli esperti, tra cui il colonnello Mario Giuliacci, come una vera e propria bordata di aria fredda in discesa dal Nord Europa. Questo flusso gelido colpirà l’Italia con precisione millimetrica, determinando un abbassamento della colonnina di mercurio che potrebbe superare i dieci gradi in diverse località. Come sottolineato nelle analisi meteo, il cuore pulsante di questa perturbazione porterà con sé non solo freddo, ma anche precipitazioni nevose che potrebbero spingersi a quote inaspettate. La neve, infatti, non sarà confinata esclusivamente alle vette delle Alpi, ma è prevista in calo verso le zone collinari e, in alcuni scenari, potrebbe lambire persino le aree pianeggianti. In particolare, il Piemonte e la Lombardia appaiono tra le zone più esposte a questo rischio bianco.
Le correnti artiche, scontrandosi con l’umidità presente sul territorio, creeranno le condizioni ideali per nevicate coreografiche ma potenzialmente insidiose per la viabilità. Gli esperti avvertono che la fase più acuta di questa ondata di maltempo si concentrerà proprio a ridosso dei festeggiamenti, rendendo il clima decisamente ostile. Ma se la neve rappresenta l’aspetto più visibile del fenomeno, è ciò che accadrà durante la notte di San Silvestro a preoccupare maggiormente chi si troverà fuori casa per i tradizionali eventi in piazza.
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