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“Ho mal di testa, vado a dormire”. Francesco muore a 27 anni in vacanza con gli amici: com’è potuto succedere

Veduta di Barcellona con la Sagrada Familia, luogo vicino alla tragedia di Francesco

Un viaggio con gli amici a Barcellona si è trasformato in una tragedia improvvisa per Francesco Pozzoli, giovane di 27 anni originario della Marca Trevigiana, morto nel sonno all’interno di una camera d’albergo a pochi passi dalla celebre Sagrada Familia. Il decesso è avvenuto nella notte di martedì 16 dicembre, durante un periodo di vacanza che avrebbe dovuto essere un momento di svago e serenità.

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La morte improvvisa in vacanza a Barcellona

Secondo le prime informazioni raccolte, il ragazzo si trovava in Spagna insieme ad alcuni amici e al suo superiore di lavoro. Dopo una serata trascorsa in compagnia, Francesco avrebbe fatto rientro in hotel lamentando un intenso mal di testa, decidendo di coricarsi per riposare invece di proseguire l’uscita programmata con il gruppo. Poco tempo dopo, uno degli amici, preoccupato per le sue condizioni, avrebbe deciso di tornare nella stanza per sincerarsi di come stesse. In quel momento si sarebbe trovato davanti a una scena drammatica: Francesco non dava più segni di reattività.

Sono stati immediatamente allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari locali, che hanno disposto il trasferimento urgente del giovane in ospedale. Nonostante i tentativi del personale medico, per il 27enne non c’è stato nulla da fare. In ambiente ospedaliero sarebbe stata confermata la presenza di una grave emorragia cerebrale, ritenuta la causa del decesso. La morte così repentina, avvenuta mentre riposava, ha lasciato sgomenti familiari e conoscenti.

Chi era Francesco

La storia di Francesco Pozzoli è profondamente intrecciata con la comunità della Marca Trevigiana, dove la famiglia è molto conosciuta e stimata. Il giovane era figlio di Elisabetta Li Volsi e di Alfio Pozzoli, dirigente di banca, coppia di riferimento per molti nel tessuto sociale trevigiano. La notizia della tragedia avvenuta a Barcellona ha rapidamente raggiunto l’Italia, suscitando incredulità e dolore. Francesco, pur lavorando ormai stabilmente a Milano, continuava a mantenere un forte legame con la sua terra d’origine. Trascorreva spesso del tempo a Treviso, dove risiedeva ancora ufficialmente e dove molti amici di infanzia e di gioventù hanno appreso con sgomento della sua scomparsa. La sua figura viene descritta come quella di un giovane dinamico, inserito nel mondo del lavoro e con progetti ben definiti per il futuro.

Accanto a lui c’era anche la fidanzata Giulia, con la quale stava costruendo prospettive di vita condivise. La coppia, secondo quanto emerso, progettava un percorso stabile tra Milano e il Veneto, con la volontà di consolidare sempre più la propria relazione. La morte improvvisa ha interrotto questi progetti in modo definitivo, lasciando un vuoto profondo sia in ambito familiare che affettivo. La comunità trevigiana, scossa dall’accaduto, si è stretta attorno ai genitori e ai parenti del giovane. In queste ore, numerose persone hanno voluto esprimere vicinanza e cordoglio, manifestando il proprio sostegno di fronte a una perdita considerata da tutti prematura e difficile da accettare.

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