In Onda è il programma di approfondimento di La7 su temi sociali e di politica incentrato sul dibattito con ospiti in studio e servizi giornalistici. Il rotocalco va in onda dal lunedì al sabato alle 20.30 con la conduzione di Concita De Gregorio e David Parenzo. Nella puntata di giovedì 14 luglio 2022 su La7, il giorno in cui Mario Draghi si è dimesso, in studio si è parlato di crisi di governo e Giovanni Floris ha fatto la sua previsione sul nuovo eventuale Premier, nel caso in cui Mattarella decidesse di accettare le dimissioni di Draghi e si tornasse così alle urne. (Continua a leggere dopo la foto)

“In Onda”, Giovanni Floris fa una sua previsione sul nuovo Premier: pubblico scioccato
Nel corso della puntata di giovedì 14 Luglio 2022 di In Onda si è parlato della nuova crisi di governo. Su questo delicato tema è intervenuto Giovanni Floris, il quale si è lasciato andare ad una sua profezia sul nuovo eventuale Premier: “Questa è una legislatura terribile. Tutti hanno dimostrato di non sapere governare, è una classe politica di persone che pensano solo a se stesse”. Poi Floris ha aggiunto che il caro prezzo della crisi dell’esecutivo lo potrebbe pagare Giuseppe Conte, colui che ha chiesto ai suoi grillini di disertare il voto sul Dl Aiuti: “Draghi gli ha fatto capire che, in caso riaccettasse, poi metterebbe delle condizioni che altro che termovalorizzatori. I Cinque Stelle hanno una crisi che prescinde da quello che farà Conte”. (Continua a leggere dopo la foto)
La possibilità di nuove elezioni
Sempre durante in suo intervento a In Onda, sulla possibilità di tornare al voto, Giovanni Floris ha dichiarato: “Se si va alle elezioni, il leader lo diventa il capo del partito più votato. Non è escluso che possa essere Enrico Letta“. Dopo queste parole è stato immediato l’intervento della De Gregorio: “Infatti diversi retroscena parlano della possibilità di un governo FdI-Pd”. Lei stessa nel suo blog su Repubblica ha scritto: “Ma sì, dopo il governo gialloverde e il governo giallorosso perché non immaginare un bel governo rossonero: Letta e Meloni alla guida del Paese in nome della supremazia dell’Occidente, a far da argine al carnevale filorusso, del resto compagnia altrettanto varia, per così dire composita, abitata da persone che in altri momenti della vita avrebbero calato il passamontagna gli uni contro gli altri”.