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Decreto Aiuti Bis, nuovi aumenti delle pensioni: cosa cambia e per chi

Tra le novità del Decreto Aiuti Bis figura la scelta di portare al 2% il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro. Saranno rivalutati dunque tutti gli stipendi dei lavoratori ma anche le pensioni. Le novità del Decreto valgono fino a dicembre 2022 ma l’obiettivo è quello di rendere il provvedimento strutturale nel 2023 con la legge di Bilancio. Il taglio del cuneo è una delle soluzioni adottate insieme con l’anticipo della rivalutazione delle pensioni al 2%, a partire dal mese di ottobre, per restituire a lavoratori e pensionati parte del potere di acquisto, schiacciato dall’inflazione.

Decreto Aiuti bis, aumentano stipendi e pensioni

Il taglio del cuneo fiscale previsto dal dl Aiuti bis porterà a un aumento degli stipendi di tanti lavoratori e pensionati. Si tratta di un incremento minimo per ora, in attesa di un intervento più corposo. Secondo i calcoli del Corriere della Sera, per un lavoratore con un reddito di 35 mila euro l’anno lordi, il taglio si tradurrebbe in un aumento mensile dello stipendio di circa 27 euro. Una cifra che scende a 22 euro nel caso di un reddito lordo di 28mila euro e a 12 euro per un lavoratore con un reddito di 15mila euro.

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Le novità sulle pensioni

A partire da settembre è previsto un anticipo, pari al 2%, della rivalutazione delle pensioni. Scatterà, invece, a gennaio 2023 l’aumento definitivo che, tenendo conto dell’attuale dato dell’inflazione, potrebbe arrivare fino all’8%. Il meccanismo attuale per la rivalutazione prevede tre fasce: il 100% fino a 4 volte la pensione minima, ovvero 523 euro al mese; il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e i 75% sopra questa soglia. Dopo l’anticipo di settembre, bisognerà calcolare il conguaglio sulla base dell’indice annuo dell’inflazione accertato dall’Istat. L’aumento è previsto anche per la tredicesima. Nel caso in cui si percepisca la pensione di vecchiaia (la cui età sia 66 anni e 7 mesi) di importo pari a 500 euro, la tredicesima sarà calcolata per nove mesi su 500 euro e per un trimestre su 510 euro più il conguaglio dello 0,2%.

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