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Bonus Natale sulle Pensioni, tutte le informazioni: a chi spetta e come funziona

Bonus Natale pensioni

Social. Bonus Natale Pensioni, a chi spetta e come funziona: le informazioni utili. Dal bonus casa al bonus tv, l’elenco degli incentivi fiscali non sembra concludersi portando una sorpresa per le festività natalizie a pensionati e famiglie: è in arrivo il bonus Natale 2022. Un’agevolazione da 154,94 euro, attesa nel mese di dicembre dai percettori di pensioni. Ovviamente, si tratta di un beneficio che non è riconosciuto indistintamente, ma spetta solo a chi ha un reddito che rientra in un determinato limite. Vediamo nel dettaglio tutte le curiosità su questo piccolo aiuto che farà la differenza per molti italiani. (Continua a leggere dopo la foto)

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Bonus Natale Pensioni, a chi spetta e come funziona: le informazioni utili

La pensione del mese di dicembre sarà più consistente per tutti i pensionati. Sarà, infatti, una mensilità doppia grazie alla tredicesima mensilità. Per chi percepisce la pensione integrata al minimo lo sarà di più perché riceverà anche il Bonus di Natale. Una sorta di quota extra che è stata introdotta dalla Legge Finanziaria del 2001. Il Bonus, come riportato da Proiezioni di Borsa, spetta a chi ha una pensione con importo che non supera il trattamento minimo INPS. Quest’ultimo, per il 2022, è di circa 524,34 euro. Ma vediamo nel dettaglio i destinatari di questa interessante misura. Per il 2022 il reddito massimo da non superare è di poco superiore 6.816,42 euro. In questo caso è riconosciuta una somma aggiuntiva pari a 155 euro nel mese di dicembre. Per il bonus natalizio pensioni non c’è bisogno di fare alcuna richiesta, poiché viene assegnato d’ufficio dall’INPS con la mensilità di dicembre. Naturalmente sarà concesso solamente se sono rispettati i criteri sopra indicati. (Continua a leggere dopo la foto)

La pensione minima

La pensione minima è un’integrazione economica di natura assistenziale che viene riconosciuta in forma completa al singolo (ex lavoratore dipendente o autonomo) che ha un reddito pensionistico (pensione di vecchiaia, di anzianità anticipata, di invalidità, di indennità e di reversibilità) di importo inferiore ad una certa soglia stabilita per legge (cd. trattamento minimo), oppure parziale se il reddito è compreso tra tale minimo e due volte lo stesso. Il trattamento minimo può variare da un anno all’altro, dato che tutte le pensioni sono indicizzate al tasso di inflazione con un ritardo di un anno. A partire da gennaio 2022, l’indicizzazione viene quindi effettuata con il tasso di inflazione del 2021 (1,7 per cento) che, nel caso della pensione minima, prevede una rivalutazione da 515,58 euro nel 2021 (uguale a quella del 2020) a 524,34 euro nel 2022.

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