Alessia Pifferi abusi figlia. Prosegue l’inchiesta sulla morte della piccola Diana, la bambina lasciata morire di stenti dalla madre. Dopo la scoperta di alcune chat con un uomo, sarebbero scattate nuove accuse per la Pifferi. Al momento sono indagati sia lei che l’uomo con il quale intratteneva una frequentazione, almeno telefonica. Le accuse sono veramente gravi. (Continua…)
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Alessia Pifferi accusata di abusi sulla figlia
La morte della piccola Diana ha letteralmente sconvolto il paese. La bambina è stata lasciata morire di stenti dalla madre nella sua abitazione nel quartiere popolare di Ponte Lambro. Nessuno, però, ha sentito la bambina lamentarsi. È probabile dunque che la mamma l’abbia sedata, prima di lasciarla da sola nell’appartamento.
La Pifferi avrebbe somministrato alla figlia delle benzodiazepine compatibili con quelle del flaconcino di En trovato vicino alla culla. Tracce del principio attivo dello psicofarmaco ansiolitico sono state riscontrate, infatti, durante l’autopsia nel sangue e nei capelli di Diana. La donna, però, finora ha sempre negato di aver fatto assumere alla figlia dei tranquillanti. La Procura ha ritenuto lo stesso contestare alla donna la premeditazione.
Nel frattempo proseguono le indagini ed emergono nuovi ed inquietanti dettagli. La donna avrebbe intrattenuto una frequentazione – almeno telefonica – con un 56enne di Bergamo. I giudici hanno scoperto alcune chat che hanno fatto inorridire tutti. Entrambi adesso sono indagati per corruzione di minorenne. Dall’analisi del cellulare e dei due pc, i magistrati vogliono capire se la piccola possa essere stata vittima di atti sessuali durante gli incontri della madre con il 56enne di Bergamo. (Continua dopo la foto…)
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Il contenuto delle chat
La madre della piccola Diana, Alessia Pifferi, sarebbe accusata di abusi sulla figlia. Il quadro che emerge da alcune chat tra la donna e un 56enne di Bergamo è alquanto inquietante. L’uomo chiede alla Pifferi “posso baciarla?”, probabilmente riferendosi alla bambina, e lei risponde “lo farai”. Per questo i pm hanno fatto scattare immediatamente una perquisizione a casa dell’uomo con cui la Pifferi intratteneva una delle sue molteplici frequentazioni.
Durante la perquisizione sono stati sequestrati tre dispositivi elettronici, che adesso verranno passati al setaccio dagli investigatori alla ricerca di nuove e sconcertanti prove. I giudici vogliono capire se la piccola possa essere stata vittima di abusi sessuali durante gli incontri della madre con l’uomo di Bergamo. Nelle chat su whatsapp sarebbero stati trovati altri messaggi che dimostrano come la donna fosse solita organizzare prestazioni sessuali dietro compenso con alcuni uomini.