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Enzo Iacchetti si racconta: “L’errore più grande della mia vita”

Conduttori Tv: Enzo Iacchetti (31 agosto 1952), in occasione dei 70 anni, ripercorre la sua carriera. Impossibile non citare “Striscia la notizia” e la sua profonda amicizia e complicità con Ezio Greggio. Il conduttore ha anche raccontato alcuni episodi di quando era più giovane, ancora agli inizi. Poi ha voluto soffermarsi a parlare di una persona a lui molto cara che ha perso tanti anni fa: suo padre. Il lutto ha colpito Enzo Iacchetti e il dolore è ancora forte.

Enzo Iacchetti, gli inizi della sua carriera

Ero timidissimo, parlavo pochissimo, ma un regista del mio paese stava preparando uno spettacolo e chiese a mio padre se poteva prendermi per una parte da muto. Gli fu dato il consenso e mi ritrovai sulla ribalta. Là sopra cominciai a chiacchierare, non riuscivo a stare zitto. Mi piaceva quel posto: fu una folgorazione”, ha ammesso il conduttore. All’inizio si esibiva in locali poco conosciuti per un compenso da fame. “Quando suonavo e facevo cabaret nei night, venivano vedermi anche le prostitute della zona, con i loro protettori. Affrontare questo tipo di pubblico non era facilissimo: se non si divertivano a qualche battuta reagivano in maniera… calorosa. Una volta una cicca di sigaretta accesa mi finì dentro la chitarra, stavo per andare a fuoco”.

Il vero percorso artistico però iniziò al Derby di Milano, quando scappò da una agenzia di viaggi. “Mi licenziai io, con degli amici lavoravamo per una radio libera, dove guadagnavo la metà dello stipendio in agenzia, ma mi divertivo di più. A fine 1978, dopo la gavetta nei night, approdai al Derby, un’università a numero chiuso, ti insegnava ad affrontare ogni tipo di pubblico. Per le esibizioni duravano fino alle 4 del mattino! Se eri fortunato ed eri tra i primi, ok, ma se ti capitava l’ultima ora beh… era dura far ridere il pubblico rimbambito dal sonno e dall’alcol”. (Continua a leggere dopo la foto…)

Il più grande successo e il più grande errore: Enzo Iacchetti racconta del lutto del padre

Il vero successo arrivò con “Striscia la Notizia”, un cammino iniziato nel 1994 in coppia fissa con Ezio Greggio. “Siamo una coppia di fatto e, giuro, non abbiamo mai litigato, perché dotati entrambi di un notevole senso dell’ironia e godiamo di reciproca stima – ha ammesso Iacchetti -. Fare satira non è sempre facile…”, a causa delle querele. “Io, come conduttore credo di averne ricevute almeno una decina. Antonio Ricci, più di cento. Per non parlare dei tapiri sbattuti in testa al povero Staffelli! Riprenderemo a fine anno, ma io far solo due o tre mesi, perché ho la mia tournée teatrale cui non rinuncio”.

Poi gli è stato chiesto qual è l’errore di cui si pente di più. “Non aver parlato mai con mio padre, non andavo mai a trovarlo: avevo 21 anni quando morto a soli 57 anni e vivo ancora questo senso di colpa”, ha spiegato.

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Enzo Iacchetti, vicino al traguardo dei 70 anni che compirà il 31 agosto, ripercorre la sua carriera. Impossibile non citare “Striscia la notizia” e la sua profonda amicizia e complicità con Ezio Greggio. Il conduttore ha anche raccontato alcuni episodi di quando era più giovane, ancora agli inizi. Poi ha voluto soffermarsi a parlare di una persona a lui molto cara che ha perso tanti anni fa. Il lutto ha colpito Enzo Iacchetti e il dolore è ancora forte.

Enzo Iacchetti lutto

Enzo Iacchetti, gli inizi della sua carriera

“Ero timidissimo, parlavo pochissimo, ma un regista del mio paese stava preparando uno spettacolo e chiese a mio padre se poteva prendermi per una parte da muto. Gli fu dato il consenso e mi ritrovai sulla ribalta. Là sopra cominciai a chiacchierare, non riuscivo a stare zitto. Mi piaceva quel posto: fu una folgorazione”, ha ammesso il conduttore. All’inizio si esibiva in locali poco conosciuti per un compenso da fame. “Quando suonavo e facevo cabaret nei night, venivano vedermi anche le prostitute della zona, con i loro protettori. Affrontare questo tipo di pubblico non era facilissimo: se non si divertivano a qualche battuta reagivano in maniera… calorosa. Una volta una cicca di sigaretta accesa mi fin dentro la chitarra, stavo per andare a fuoco”.

Il vero percorso artistico però iniziò al Derby di Milano, quando scappò da una agenzia di viaggi. “Mi licenziai io, con degli amici lavoravamo per una radio libera, dove guadagnavo la metà dello stipendio in agenzia, ma mi divertivo di più. A fine 1978, dopo la gavetta nei night, approdai al Derby, un’università a numero chiuso, ti insegnava ad affrontare ogni tipo di pubblico. Per le esibizioni duravano fino alle 4 del mattino! Se eri fortunato ed eri tra i primi, ok, ma se ti capitava l’ultima ora beh… era dura far ridere il pubblico rimbambito dal sonno e dall’alcol”.

 

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Il più grande successo e il più grande errore: Enzo Iacchetti racconta del lutto del padre

Il vero successo arrivò con “Striscia la Notizia”, un cammino iniziato nel 1994 in coppia fissa con Ezio Greggio. “Siamo una coppia di fatto e, giuro, non abbiamo mai litigato, perché dotati entrambi di un notevole senso dell’ironia e godiamo di reciproca stima – ha ammesso Iacchetti -. Fare satira non è sempre facile…”, a causa delle querele. “Io, come conduttore credo di averne ricevute almeno una decina. Antonio Ricci, più di cento. Per non parlare dei tapiri sbattuti in testa al povero Staffelli! Riprenderemo a fine anno, ma io far solo due o tre mesi, perché ho la mia tournée teatrale cui non rinuncio”.

Poi gli è stato chiesto qual è l’errore di cui si pente di più. “Non aver parlato mai con mio padre, non andavo mai a trovarlo: avevo 21 anni quando morto a soli 57 anni e vivo ancora questo senso di colpa”, ha spiegato.

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