Ospite di Storie italiane su Rai 1, da Eleonora Daniele, l’ex concorrente del Grande Fratello Vip 5 Maria Teresa Ruta ha ripercorso la vicenda più drammatica della sua vita. La donna è stata stuprata e questo trauma profondo ha segnato la sua vita, nonostante lei sia riuscita ad andare avanti. Ai microfoni di Storie Italiane, Maria Teresa Ruta ha ricordato tutti i dettagli di quella interminabile notte. Un racconto necessario per inviare un messaggio di solidarietà a tutte quelle donne che hanno vissuto la sua stessa traumatica situazione. (Continua a leggere dopo la foto)
Storie italiane, Maria Teresa Ruta ha parlato dello stupro subito 30 anni fa
Con coraggio e tanta determinazione, Maria Teresa Ruta durante la lunga intervista a Storie Italiane su Rai 1 ha ricordato lo stupro subito 30 anni fa. Durante un furto a casa sua, i ladri hanno commesso anche la terribile violenza nei suoi confronti. La donna ai microfoni di Eleonora Daniele ha dichiarato: «Tutto è iniziato con un tentativo di furto riuscito ovviamente. Poi hanno detto: “Con questa ci divertiamo”. Alle mie urla non è arrivato nessuno perché era una zona isolata. Io posso semplicemente dire che non ci si riprende mai, la mia vita è stata invalidata da questa violenza». La Ruta ha deciso di parlare di questa sua dolorosa esperienza per mandare un messaggio di solidarietà nei confronti di tutte quelle donne che hanno vissuto la sua stessa situazione. La conduttrice con forza ha affermato: «Bisogna assolutamente denunciare, senza vergogna».
Una notte indelebile nella sua mente
Vivere un’esperienza così traumatica non è affatto facile, eppure Maria Teresa Ruta è riuscita a riprendersi in mano la sua vita e ad andare avanti. L’ex volto noto del GFVip 5 però ha impresso nella sua mente ogni istante di quella terribile notte di 30 anni fa. Sempre durante l’intervista a Storie Italiane, la Ruta ha dichiarato: «Avevo dei jeans molto stretti e mi sono difesa come un leone, è stato difficile togliermeli. Però che non si chieda mai più ad una donna come era vestita in una situazione del genere, è una domanda che ti annulla. Erano altri tempi e non c’è lo studio che c’è adesso, ma io avevo paura di dare un dispiacere ai miei genitori».