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Alberto Matano, caos a La vita in diretta: frecciate da un altro conduttore

News TV. La nuova stagione televisiva si è aperta con una sfida all’ultimo share tra Alberto Matano e Gianluigi Nuzzi. Dopo giorni di battaglia silenziosa tra “Dentro la Notizia” e “Estate in Diretta”, il ritorno di Matano a La Vita in Diretta ha rimescolato le carte e acceso i riflettori su un pomeriggio tutto da gustare. Rai non si è fatta attendere e ha rimesso in campo il suo volto più amato, mentre Canale 5 ha risposto con una chicca sul caso Garlasco: filmati inediti di Chiara Poggi che nessuno aveva mai visto, tra party di famiglia e vacanze in montagna. Un vero colpo di teatro che ha riportato la giovane al centro dei salotti italiani.

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La scaletta di Matano e il caso della “signora dei piccioni”

Ma Matano non si è lasciato intimidire. Il conduttore ha optato per una scaletta degna di una soap: prima una storia di truffe ai danni di un’anziana, poi aggiornamenti sul giallo di Liliana Resinovich e infine la regina dei gossip di quartiere, la famigerata “signora dei piccioni” di Roma. Da anni protagonista di polemiche, questa donna rifornisce i volatili di cibo (e non solo mangime: si parla anche di petto di pollo!) scatenando proteste tra i residenti per il guano e la puzza insopportabile. “La situazione quest’estate è peggiorata, è un incubo per i residenti, la donna sta continuando a dare il mangime ai piccioni. Non solo il mangime, la donna ha anche lanciato pezzi di cibo per strada, anche petto di pollo. Guano, odore nauseabondo, i problemi sono sempre di più, ma oggi però il sindaco di Roma ha firmato un’ordinanza che le vieta di dare cibo ai piccioni”, ha spiegato il conduttore.

Nel frattempo, mentre su Rai1 si parlava di piccioni, su Canale 5 Nuzzi lanciava la sua esclusiva: “In questi mesi si sono dette tante falsità sui Poggi. Prima di tutto, l’amante di Chiara, che in realtà era un collega e che lei chiamava “piccione”. C’è chi si occupa di piccioni che lasciano escrementi, qui invece ci dobbiamo occupare del piccione che in realtà era semplicemente un collega di Chiara e non questo amante segreto di cui hanno parlato. Non c’era nessun secondo telefono”. Una tempistica che non è passata inosservata nemmeno agli addetti ai lavori, creando un parallelismo irresistibile tra i due programmi.

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