
News tv. Caso Garlasco, l’annuncio sconcertante di Giletti sulla famiglia Poggi – Nella serata di lunedì 22 settembre, la trasmissione Lo Stato delle Cose ha riportato l’attenzione su uno dei casi giudiziari più controversi degli ultimi vent’anni: l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Il conduttore Massimo Giletti ha scelto di concentrarsi su una figura rimasta a lungo ai margini del dibattito, ponendo domande destinate a far discutere. Il giornalista, con il suo stile diretto, ha rilanciato un interrogativo che circola da tempo negli ambienti investigativi: perché certe telefonate furono effettuate in quei giorni cruciali e, soprattutto, quanto erano attendibili le spiegazioni fornite agli inquirenti?

Caso Garlasco, l’annuncio sconcertante di Giletti sulla famiglia Poggi
Al centro della puntata c’è stato un documento ufficiale, mostrato alle telecamere: il verbale di un colloquio con i carabinieri, nel quale si cercava di chiarire i contatti telefonici tra un amico della famiglia Poggi e Marco, fratello della vittima. Secondo quanto ricostruito, il giovane spiegava di aver provato a rintracciare Marco tramite il telefono fisso di casa perché il suo cellulare risultava irraggiungibile. “Marco mi riferiva che sarebbe andato via con la famiglia senza precisare null’altro. Non mi rispondeva sul cellulare perché irraggiungibile e non conoscendo la data esatta della sua partenza, ho chiamato la sua utenza fissa”, affermava allora davanti agli investigatori. Una versione che, tuttavia, Giletti ha messo in discussione evidenziando possibili incongruenze con quanto emerso negli anni successivi.


Il contesto del 2007 e i dubbi sulla rete
Per dare maggiore concretezza al racconto, la trasmissione ha ricostruito i giorni dell’estate 2007. Marco Poggi si trovava in vacanza a Falzes, in Trentino-Alto Adige, con la sua famiglia. Lo Stato delle Cose ha raccolto testimonianze di residenti e operatori turistici della zona, i quali hanno ricordato che già allora la copertura dei telefoni cellulari era stabile. Da qui l’interrogativo lanciato da Giletti in diretta: “Ma i tabulati di Marco Poggi sono stati controllati per capire se quella spiegazione corrispondeva al vero?”. Una domanda che si intreccia con un’informativa dei carabinieri di Milano risalente al 2020, anch’essa mostrata in studio.
Il documento evidenziava come fosse “strano” che il cellulare di Marco risultasse irraggiungibile tra il 7 e l’8 agosto, quando invece i telefoni dei genitori, con lo stesso gestore (Tim), avessero ricevuto ed effettuato più chiamate senza alcun problema di segnale. Inoltre, all’epoca era attivo il servizio “Lo sai di Tim”, che notificava le chiamate perse, dettaglio che avrebbe dovuto indurre Marco a richiamare l’amico.
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