News Tv. Il ritorno di Belén Rodriguez in Rai non poteva passare inosservato. Dopo l’arrivo su Radio2 con Matti da legare, le polemiche non si sono fatte attendere: tra cachet elevati, collegamenti da Milano e malumori interni, la presenza della showgirl argentina divide l’ambiente radiofonico. Eppure, dietro le tensioni, sembrerebbe esserci un progetto più ampio.
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Cachet alle stelle: quanto guadagna Belén Rodriguez su Radio2
Secondo quanto riportato da Fanpage, il nome di Belén Rodriguez avrebbe acceso più di un malumore tra i corridoi di Radio Rai. Il motivo? Il suo compenso, che risulterebbe “il doppio della media di una normale conduttrice per singola puntata”. Un trattamento economico che non sarebbe passato inosservato, specialmente considerando che la conduttrice, impegnata nel programma Matti da legare, non si reca quasi mai in studio.
Fonti interne riportano che Belén “non va mai in visual ed è solo in voce, collegata direttamente da Milano, per un paio di volte a settimana”.
Un privilegio che avrebbe acuito le tensioni tra colleghi e addetti ai lavori.
Matti da legare, in onda ogni lunedì e venerdì dalle 17.30 alle 19.30, è condotto da Barty Colucci e Mario Benedetto, con le incursioni di Vincenzo De Lucia. L’arrivo di Belén doveva rappresentare un valore aggiunto mediatico, ma molti all’interno di Radio Rai ora si interrogano sui risultati effettivi dell’operazione.
“Un’operazione mediatica che non rende”: i malumori interni
Nonostante l’appeal del nome, le prime impressioni parlano di un effetto inferiore alle aspettative. Sempre secondo Fanpage, diverse voci interne avrebbero commentato con disappunto i risultati dell’operazione: “È un’operazione mediatica che, rapportata a quanto costa, non sta portando grandi frutti”.
Per capire se l’investimento su Belén Rodriguez potrà essere giustificato, bisognerà attendere i dati Audiradio, che però vengono diffusi solo semestralmente e non hanno l’immediatezza dell’Auditel televisivo.
Nel frattempo, la discussione interna si fa sempre più accesa. Da un lato c’è chi difende la scelta, sostenendo che il nome di Belén garantisce visibilità e curiosità; dall’altro, chi vede in questo ingaggio un costo eccessivo rispetto al ritorno effettivo, sia in termini di ascolti sia di immagine per Radio2.
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