NewsTV. Come già annunciato qualche settimana fa, Flavio Insinna non sarà più il conduttore de L’Eredità, in onda tutte le sere su Rai1, poco prima delle 19. Proprio in queste ore Insinna ha rilasciato un intervista a Nuovo Tv, in cui parla della sua mancata riconferma al programma che lo ha tenuto al comando dal 2018. La prossima stagione, infatti vedrà Pino Insegno, con il suo ritorno sulla TV pubblica.
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Flavio Insinna rompe il silenzio dopo l’addio a “L’Eedità”
“Tra una pausa e un’altra il mio maestro Gigi Proietti diceva, ‘Il mestiere ve lo insegno ma, se le cose non vanno bene e non sapete gestire il cambio di rotta e di vita, ricordatevi che può lasciare infelici.’ Il successo va e viene ma non dipende solo da noi, per questo mi considero soltanto un uomo fortunato”. Queste le parole rilasciate da Flavio Insinna in un’ intervista al settimanale Nuovo Tv, a proposito del suo addio al programma di Rai1.(continua dopo la foto)
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La vita professionale di Flavio Insinna è cambiata grazie a “Don Matteo”
Flavio Insinna, ha raccontato anche del momento in cui la sua vita professionale ha avuto un cambio di rotta: “Quando ho avuto il mio primo ruolo importante in “Don Matteo”. E ora vi spiego come ci sono arrivato. Partecipai al Maurizio Costanzo Show al posto di Rocco Papaleo”. Insinna ha spiegato che in platea, quella sera, era presente lo sceneggiatore e regista Enrico Oldoini, che decise di assegnargli una parte in ‘Dio Vede e Provvede’ e poi in ‘Don Matteo’. (continua dopo la foto)
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Le parole di Flavio Insinna sull’addio a “L’Eredità”
Flavio Insinna ha condotto “L’Eredità” dal 2018, fino alla fine della stagione, qualche mese fa. Prese il posto di Fabrizio Frizzi, venuto a mancare il 26 maggio di quell’anno. Nelle prossime ore condurrà “Musicultura” in onda su Rai2. Solo il tempo ci dirà cosa ha in serbo per lui il futuro. Durante l’ultima puntata, al momento dei saluti finali, Flavio Insinna ha avuto comunque modo di salutare il pubblico che da casa, lo ha seguito per tutti questi anni: “Ringraziare non è un obbligo, è un obbligo dell’anima e del cuore. Voi vedete me, ma siamo mille qua. È stata una cavalcata straordinaria anche questa stagione. Vorrei solo dirvi, sembra mille anni fa, i Mondiali di calcio, le puntate medie, lunghe, corte, storte, i rigori: voi c’eravate sempre. La guerra, che c’è ancora, e voi c’eravate. Emergenze di tutti i tipi, la vostra generosità e voi ci siete stati e ci siete sempre. Ringrazio tutte e tutti quelli che rendono possibile L’Eredità”.
