
News tv. Garlasco, il duro intervento di Mauro Corona: “Una cosa è certa, ecco chi è il colpevole” – Mauro Corona non ha mai avuto il dono dell’ambiguità. Quando prende posizione, lo fa senza fronzoli e senza preoccuparsi troppo di essere politicamente corretto. Anche stavolta, ospite del talk show È sempre Cartabianca, non ha fatto eccezione. Intervenendo sul caso di Garlasco, tornato improvvisamente d’attualità, Corona ha detto chiaramente la sua.
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Garlasco, il duro intervento di Mauro Corona: “Una cosa è certa, ecco chi è il colpevole”
Ospite fisso al programma di Bianca Berlinguer, Mauro Corona a proposito della morte di Chiara Poggi, ha detto con fermezza: “Per me Stasi è il colpevole, ma forse non l’unico.” Una frase netta, che contrasta con le nuove ipotesi investigative emerse in questi giorni e che hanno scosso un caso che sembrava archiviato da tempo. Il riferimento, naturalmente, è alla possibile riapertura dell’inchiesta sulla scomparsa della giovane uccisa nel 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. L’attuale novità riguarda la figura di Andrea Sempio, amico della vittima, i cui dati genetici sarebbero compatibili con una traccia individuata sulla scena del crimine: in particolare, con l’impronta numero 33, quella rimasta impressa sul muro della cantina.

Garlasco, Mauro Corona dice la sua sul colpevole
Secondo alcune fonti, quella traccia, contenente forse anche una piccola quantità di sangue, potrebbe rappresentare una svolta clamorosa. Se venisse attribuita con certezza a Sempio, non solo rimetterebbe in discussione l’intero impianto accusatorio contro Alberto Stasi, ma solleverebbe un nuovo, pesante interrogativo: e se il colpevole non fosse mai stato condannato? La procura di Pavia ha deciso di analizzare nuovamente quei reperti, con l’obiettivo di fare chiarezza una volta per tutte. I test riprenderanno nel mese di giugno e promettono di riportare il caso sotto i riflettori, forse con conseguenze imprevedibili. Ma non è tutto così semplice. I legali di Andrea Sempio hanno già fatto sapere che quella traccia era stata analizzata anche in passato e non aveva fornito elementi decisivi. Per loro, si tratterebbe di una sorta di déjà-vu giudiziario, una pista già battuta e poi archiviata.