
News TV. Il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione pubblica a seguito delle recenti indagini che vedono Andrea Sempio come nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. Durante la trasmissione Dritto e Rovescio, sono emersi due aspetti inediti: un presunto “pizzino” che suggerirebbe un tentativo di corruzione ai danni dell’allora procuratore di Pavia, Mario Venditti, e una serie di intercettazioni risalenti al 2017 riguardanti Sempio e i suoi familiari, mai ufficialmente trascritte. Elementi che potrebbero riaprire un caso che continua, a distanza di anni, a dividere il Paese.
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Alberto Stasi e i dubbi di Piero Sansonetti
Durante il programma, Piero Sansonetti, direttore del quotidiano L’Unità, ha espresso i propri dubbi sulla colpevolezza di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi. “Ma volete tirare fuori dalla prigione quel poveretto che probabilmente è innocente e certamente non ha addosso un monte di prove così forte?”, ha detto in diretta.
Sansonetti ha poi aggiunto: “Ci sono due assoluzioni e una condanna, assolto in primo grado, assolto in secondo grado, condannato solo nell’appello rifatto dalla Cassazione. Se facciamo il conto calcistico, ci sono più assoluzioni che condanne”.
La replica di Ilaria Cavo: “Serve equilibrio nella ricostruzione”
Alle parole del giornalista ha risposto Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati, che ha voluto chiarire la sequenza giudiziaria del caso Stasi.
“Alberto Stasi è stato assolto in primo e secondo grado, poi la Cassazione ha riformato la sentenza e l’ha rimandata indietro perché aveva dubbi sulla sua assoluzione. È stato condannato nel secondo grado-bis e ri-condannato dalla Cassazione. Non possiamo ridurre tutto a un conto di assoluzioni e condanne: ci sono sentenze da rispettare e nuovi elementi da valutare”, ha sottolineato.
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