Dott. Fineschi …ricostruzione dei reperti #Garlasco #zonabianca pic.twitter.com/Yipes2sPiV
— lilly36 (@lilly3612) September 10, 2025
Le nuove impronte: una pista da seguire su Garlasco
Un’altra novità riguarda le impronte parziali emerse su alcuni oggetti della villetta di Chiara Poggi. Durante l’incidente probatorio del 10 settembre 2025, il perito Domenico Marchegiani, insieme ai consulenti delle parti, ha rilevato otto impronte: sei sul sacchetto dei cereali consumati dalla vittima e due sul sacchetto della spazzatura, mai analizzato prima.
Nonostante l’entusiasmo iniziale, l’utilità di queste impronte resta incerta. L’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, nuovo indagato, ha commentato: “Le impronte non daranno risultati. La maggior parte delle impronte rilevate fino ad oggi sono state ritenute non utili, già 16 sono state scartate.”
Invece, l’avvocato Antonio De Rensis, che difende Alberto Stasi, si mostra più possibilista:” Sulle impronte dovremmo verificare se ci sono i requisiti minimi, poi si faranno le successive valutazioni.”
La rivalutazione delle prove: un nuovo inizio?
Questi sviluppi indicano che il caso di Chiara Poggi non è ancora chiuso. La combinazione tra le nuove tecnologie forensi e il lavoro di esperti come Cristina Cattaneo potrebbe chiarire finalmente la dinamica del delitto e fornire risposte ai numerosi interrogativi che ancora persistono.
La puntata di Zona Bianca ha mostrato come ogni elemento, dalle impronte ai frammenti ossei, possa costituire un passo importante verso la verità, tenendo alta l’attenzione sulla vicenda che ha segnato profondamente Garlasco e l’intera cronaca nera italiana.