
Il caso Garlasco torna a infiammare il dibattito televisivo e lo fa nel modo più esplosivo possibile. Durante una recente puntata di Mattino 5, il confronto sul delitto di Chiara Poggi e sulla nuova attenzione investigativa su Andrea Sempio si è trasformato in una vera e propria lite in studio, tra accuse incrociate, toni accesi e l’intervento diretto della conduttrice Federica Panicucci per riportare l’ordine. Da mesi il programma di Canale 5 dedica ampio spazio alla vicenda, tornata al centro dell’attenzione mediatica grazie a nuove valutazioni tecniche e alla richiesta di un incidente probatorio che potrebbe riaprire scenari rimasti sospesi per anni.
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La perizia sul Dna e la rivincita di Linarello
A innescare lo scontro è stato il genetista Pasquale Linarello, che in studio ha rivendicato con forza la correttezza delle sue analisi risalenti a nove anni fa. «Si tratta di una perizia che tutti aspettavamo, io lo dissi nel 2016, non era sufficiente per qualcuno e quindi giustamente la procura ha richiesto l’incidente probatorio», ha affermato, facendo riferimento all’associazione del Dna di Sempio con il materiale genetico rinvenuto sotto le unghie della vittima.
Secondo Linarello, quella che allora venne considerata un’ipotesi fragile oggi troverebbe una conferma importante nella relazione della perita Denise Albani. Di fronte a chi sostiene che quella perizia “non valga nulla”, il genetista ha replicato con decisione, sottolineando come per anni proprio quella valutazione fosse attesa e richiesta. A sostenerlo è intervenuto anche Umberto Brindani, direttore di Gente, parlando apertamente di un’occasione persa e di «nove anni buttati», alimentando ulteriormente il clima di tensione.
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