
Salvini sponsor di Barbara D’Urso
La notizia che sta facendo tremare i corridoi di Viale Mazzini riguarda però il presunto “sponsor” politico del ritorno di D’Urso: niente meno che Matteo Salvini. Secondo quanto riportato da Il Foglio, il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio si starebbe muovendo attivamente per riportare la conduttrice in video. “Matteo ci sa fare”, si legge nell’articolo.
Non solo: Merlo tratteggia un Salvini inedito, versione talent scout, pronto a convincere dirigenti e palinsesti per ridare spazio a una figura mediatica che, a detta sua, può ancora “conquistare l’Italia con una diretta Instagram”.
Rai 1, D’Urso e il minestrone del venerdì
Il progetto – ancora tutto da confermare ufficialmente – prevede una trasmissione su Rai 1, in onda ogni venerdì pomeriggio a partire dal 2026. Una sorta di rinascita catodica, dopo il periodo di silenzio mediatico seguito all’uscita di scena da Mediaset. Eppure, non tutti in Rai sarebbero entusiasti del rientro. Il programma viene descritto da fonti anonime come: “Un minestrone di lacrime, chiacchiere e sorrisi al wattaggio di un faro”. In pieno stile D’Urso, insomma.
Ma cosa c’è davvero dietro questa mossa? È solo una scelta editoriale o c’è sotto un calcolo politico? Sarà il grande ritorno di un’icona televisiva o solo una manovra politica camuffata da operazione nostalgia? Una “D’Urso di Stato” ben piazzata nel pomeriggio di Rai 1 potrebbe rappresentare un’arma strategica di grande impatto. La sua presenza televisiva, amata o detestata, polarizza, crea dibattito, fa rumore. E di rumore, si sa, la politica vive.
Nel frattempo, Barbara resta in silenzio. Nessuna conferma, nessuna smentita. Solo un dato è certo: quando si parla di lei, la temperatura mediatica sale sempre.