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Massimo Bossetti, la sua verità sull’omicidio di Yara a Belve

I segreti familiari e il trauma dell’arresto

L’intervista ha toccato anche aspetti personali. Uno su tutti: la scoperta che Bossetti non fosse il figlio biologico del padre che lo aveva cresciuto. “Me la sono presa con mia madre“, ha confessato, «non mi ha mai detto nulla, ed è morta portando con sé quel segreto». Una rivelazione che ha stravolto la sua vita familiare proprio nel momento più critico. Anche il rapporto con la moglie Marita, messo a dura prova dalla vicenda, è emerso come tema centrale. “Dopo l’arresto ho tentato il suicidio“, ha rivelato Bossetti, “ma lei è rimasta al mio fianco. Mi sostiene, crede nella mia innocenza“.

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La fede, la memoria e un desiderio impossibile

Nelle battute finali dell’intervista, Bossetti ha mostrato un lato più intimo e fragile, rievocando il giorno del suo matrimonio come uno dei più felici della sua vita. “Vorrei riviverlo“, ha detto con emozione. Poi, il riferimento alla spiritualità: “Prego ogni giorno, ma non chiedo perdono. Non ne ho motivo“. Le sue parole si chiudono con un’accusa implicita al sistema giudiziario: “Io e Yara non abbiamo avuto giustizia“.

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