
Per mesi l’aria sembrava elettrica. Nei corridoi della tv pubblica si parlava di un grande rientro, di un titolo storico pronto a riaccendersi, e di un progetto che avrebbe scosso la programmazione di Rai Uno. Le voci, sempre più insistenti, avevano persino agitato chi quel programma lo aveva condotto e reso celebre. Una tensione crescente, fatta di anticipazioni, promesse, liste pubblicitarie già pubblicate e un nome che cominciava a rimbombare ovunque.
Poi, improvvisamente, qualcosa si è incrinato. E ciò che sembrava ormai scritto è diventato il centro di un ribaltone clamoroso.
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Il ritorno saltato e l’ira di Iva Zanicchi
Il punto di partenza è stato inevitabilmente lei: Iva Zanicchi. La storica padrona di casa di Ok, il prezzo è giusto! non aveva preso bene l’idea di un revival Rai senza il suo coinvolgimento. Ospite a Belve, aveva mandato un messaggio chiaro e diretto, senza filtri: «Senza di me sarà un flop tremendo… Come può esistere senza di me?». Una dichiarazione che aveva infiammato ancora di più l’attenzione attorno al format.
Nei listini di Rai Pubblicità il programma c’era, il titolo compariva nero su bianco e tutto portava nella stessa direzione. Si mormorava che alla conduzione sarebbe arrivato Flavio Insinna, reduce da anni di preserale e considerato una scelta logica per un game show di peso. Tutto sembrava pronto.
E invece no.
Secondo quanto rivelato dal giornalista Giuseppe Candela su Dagospia.it, l’operazione è saltata: niente Ok, il prezzo è giusto! su Rai1. Nessun ritorno, nessun preserale, nessun passaggio di torcia. Una frenata improvvisa, tanto rumorosa quanto inattesa.
Lo scoop che ribalta tutto: Mediaset entra in scena
Il vero colpo di scena, però, è arrivato subito dopo. Sempre Dagospia ha sganciato un’altra bomba: lo storico titolo potrebbe tornare, sì, ma non sulla rete pubblica. Secondo le indiscrezioni riportate da Candela, Ok, il prezzo è giusto! sarebbe già finito sul tavolo di Mediaset, che starebbe lavorando per riportare il format a casa propria, dove nacque e si consolidò. Un’inversione di rotta totale, che avrebbe il sapore di una mossa strategica da manuale.
Pier Silvio Berlusconi, sempre attento a intercettare titoli storici e nostalgia televisiva, potrebbe firmare uno dei colpi più rumorosi degli ultimi anni. E a quel punto, la presenza di Iva Zanicchi tornerebbe a essere un’ipotesi molto più concreta. Lei stessa, nel corso di Belve, aveva ribadito che senza di lei «non avrebbe senso». E se Mediaset volesse davvero riportare il programma in palinsesto, difficilmente ignorerebbe la sua figura iconica.
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