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“Metodo Giorgino”. Il noto conduttore silurato dal Tg1 non ci sta e “mena” la Rai: cosa ha detto

“È il vero grande giallo dell’estate. Si chiama il “Caso Giorgino” e non si capisce perché Rai Eri (esiste pure la casa editrice della Rai) non l’abbia ancora pubblicato”. Comincia così l’articolo di Carmelo Caruso sul «Foglio», ripreso da “Dagospia”, dedicato al mezzobusto forse più noto della televisione. “È la storia di un conduttore che sta passando per ‘fannullone’, ma che riesce a svolgere sei lavori, si dice sei, a ‘negoziare’ una trasmissione in seconda serata con la Lega e a ‘trattare’ anche la direzione del Tg1 (con il M5s) restando ovviamente berlusconiano nel profondo, democristiano nelle radici, disponibile se occorre”, insiste il giornalista. Senza dubbio la vicenda del conduttore silurato da Mamma Rai perché all’ultimo si sarebbe tirato indietro dicendosi troppo stressato per i turni difficili dell’alba sta appassionando gli Italiani. (continua a leggere dopo la foto)

Giorgino

“Metodo Giorgino”. Il noto conduttore silurato dal Tg1 non ci sta e “mena” la Rai: cosa ha detto

“Se la Rai facesse servizio pubblico, come ha garantito l’ad Carlo Fuortes, dovrebbe sceneggiare questo racconto per spiegarci come questo “mezzobusto”, come questo giornalista, che lamenta “l’ingiusto” allontanamento dal Tg1 delle 20 (starebbe saturando le chat di tutti i politici a cui Giorgino crede di aver offerto un servizio) sia stato capace di accumulare quasi 400 giorni di ferie arretrate”, spiega Caruso su «Il Foglio». Già avete capito, ben 400 giorni di ferie. Un’anomalia soprattutto se si considerano le tante anime di Giorgino: giornalista, tennista, candidato, autore, professore universitario, organizzatore di tornei e divo della tv. “Il ‘Caso Giorgino’ non è solo un problema di Cdr, di sindacato (a proposito, dove sono finiti?) ma un metodo, la piccola storia che racconta la grande. Siamo di fronte a qualcosa che sta a metà tra gli assenteisti dell’Ama e la commedia di Dino Risi. Se è vero come ha dichiarato Giorgino che i suoi problemi di stress gli impediscono i turni difficili dell’alba, non si capisce come lo stesso stress non lo colpisca durante la diretta delle 20 a cui non vuole rinunciare. Sarebbe il primo caso di adrenalina variabile”, insiste Caruso.

 

Il giorno dopo l’arrivederci al Tg1 Giorgino avrebbe fatto pervenire in redazione un certificato medico. Voci di corridoio dicono pure che inizialmente il giornalista aveva accettato di lavorare al mattino, assecondando Monica Maggioni. Poi ha fatto un passo indietro, ritirando la disponibilità “quando ha capito che non bastava solo metterci la faccia ma preparare l’edizione”. Caruso conclude: “Lo abbiamo definito il giallo Giorgino’ ma qui, e ancora, l’unico corpo morto è il telespettatore italiano. Ogni giorno in Rai viene ‘assassinato’ il contribuente”. Leggi anche l’articolo —> TG1, Giorgino rimosso dall’edizione delle 20: cosa c’è dietro

 

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