News Tv. Cresce l’attenzione intorno a una possibile svolta sul caso Garlasco, a distanza di diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. La nuova indagine avviata dalla Procura di Pavia si avvia verso un momento decisivo: la conclusione dell’incidente probatorio, fissata per il 18 dicembre, chiamato a mettere nero su bianco lo stato delle prove oggi disponibili.
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Garlasco, grande attesa per l’incidente probatorio
Il procedimento in corso ha come obiettivo la verifica approfondita del materiale genetico raccolto nel tempo e, in particolare, del DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. L’udienza del 18 dicembre è considerata centrale, perché consentirà di “cristallizzare” le risultanze tecniche finora acquisite, fornendo alla magistratura una base aggiornata per ogni ulteriore valutazione sulla vicenda giudiziaria legata al delitto di Garlasco.
Tra gli elementi più rilevanti figura la relazione della genetista Denise Albani, incaricata di esaminare nuovamente i reperti biologici già al centro delle precedenti fasi processuali. Secondo quanto emerso, il profilo genetico individuato sulle unghie della vittima mostrerebbe una compatibilità con la linea maschile della famiglia di Andrea Sempio, ma non sarebbe sufficiente per una identificazione certa di un singolo individuo. Il dato, dunque, avrebbe valore limitato sul piano probatorio.
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“Quarta Repubblica”, il confronto tra Porro e l’ex comandante dei Ris
Questi sviluppi hanno riportato il delitto di Garlasco al centro del dibattito pubblico e mediatico. Anche la trasmissione “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro su Rete 4 e andata in onda il 16 dicembre, ha dedicato un ampio approfondimento alla vicenda, ospitando in studio l’ex comandante dei Ris, generale Luciano Lago, per riconsiderare alcune valutazioni tecniche risalenti al 2014.
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