
News Tv, il delitto di Garlasco è tornato al centro dell’attenzione mediatica nell’ultima puntata di Mattino Cinque, confermandosi uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi anni. Nel programma condotto da Francesco Vecchi si è parlato degli sviluppi più recenti dell’indagine che vede oggi Andrea Sempio indagato dalla Procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco. La trasmissione ha ripercorso i punti chiave dell’inchiesta e si è soffermata sulle nuove ipotesi investigative emerse nelle ultime settimane.
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“Mattino Cinque”, la nuova impronta al centro del dibattito
Al centro del confronto televisivo c’era la possibile rilevanza di un presunto nuovo elemento a carico di Sempio, collegato a una impronta di scarpa individuata sulla scena del crimine. A stimolare il dibattito è stato lo stesso conduttore, che ha riportato quanto trapelato da alcune fonti giornalistiche in merito alle valutazioni tecniche in corso negli uffici della Procura di Pavia. Le anticipazioni, circolate sui media nazionali, hanno contribuito a riaccendere il dibattito pubblico sul caso.
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Nuovi elementi su Garlasco: la replica del legale di Sempio
In studio era presente anche Liborio Cataliotti, difensore di Andrea Sempio, invitato per chiarire la posizione del suo assistito e per commentare in diretta le ricostruzioni che stanno emergendo. Il legale ha risposto alle domande sulla nuova impronta, mantenendo una linea estremamente attenta alla distinzione tra atti di indagine e prove utilizzabili in un eventuale processo. Nel corso dell’intervento, Cataliotti ha insistito in particolare sulla natura degli accertamenti finora resi noti all’esterno.
Francesco Vecchi ha richiamato in trasmissione una delle voci più citate negli ultimi giorni, parlando di “la nuova impronta di scarpa che sarebbe compatibile come posizione e che la procura potrebbe individuare come l’impronta di uno dei possibili assassini di Chiara Poggi ed è compatibile con l’impronta della mano che per la procura è riconducibile alla mano di Sempio”. Una formulazione che, se confermata dagli atti ufficiali, potrebbe assumere un peso rilevante nel quadro accusatorio.
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