
News TV. o studio di Verissimo si è trasformato in un teatro d’anima, dove ogni parola era musica e ogni pausa un’emozione. Protagonista assoluta, Ornella Vanoni, ospite di Silvia Toffanin su Canale 5, ha spiazzato tutti con dichiarazioni intime, ironiche, profonde. Ha parlato di vita, di solitudine, di amore, ma soprattutto di morte, con la schiettezza disarmante che l’ha sempre contraddistinta. Nessuna paura, solo lucidità e una consapevolezza rara: «Ho 90 anni, la morte è vicina, ma voglio andarmene quando la vita non mi darà più nulla, e io non avrò più nulla da darle».
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Una vita da sola, tra carezze mancate e “culino culino”
Ornella non ha nascosto la malinconia per l’assenza di un amore accanto. «Io vivo sola da tanti anni. L’ultima storia è stata una delusione… Ho scelto una persona sbagliatissima. Così ho deciso di restare sola», racconta. Ma la solitudine non è sempre una scelta comoda. «A volte mi manca una carezza, la condivisione… mi manca una persona con cui fare piedino piedino, culino culino», dice con la leggerezza ironica che la rende unica. Una battuta che accende sorrisi ma che svela anche una nostalgia sincera, tenera, umana.
Il rapporto con la morte: «Non voglio morire troppo tardi»
Le parole più forti arrivano sul finale, quando la cantante affronta il tema più temuto da tutti: la morte. Ma per lei non è un tabù. Anzi. «La morte per me è vicina. Ho 90 anni, ma non voglio morire troppo vecchia, troppo tardi. Voglio vivere finché offro qualcosa alla vita e finché la vita mi dà qualcosa. Quando non ci sarà più questo scambio, allora…» dice, lasciando la frase sospesa come solo lei sa fare. E poi, la freccia dell’ironia: «Avevo chiesto a Beppe Sala di dedicarmi un’aiuola. C’è il Teatro Arcimboldi a Milano, ho chiesto che fosse messo il mio nome, ma per farlo devo prima morire».
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