All’interno del nuovo Decreto Milleproroghe è presente anche il Bonus Patente 2022. Il contributo può arrivare fino a 2500 euro e può essere utilizzato dal 2022 fino al 2026. Ovviamente non è rivolto a tutti, ma solo ad alcune categorie di persone e soprattutto che rispettino alcuni requisiti. In questo articolo vi spieghiamo a chi spetta il bonus e soprattutto come funziona. (Continua dopo la foto…)
Cos’è il Bonus Patente 2022
Il bonus patente 2022 è un contributo inserito nel nuovo Decreto Milleproroghe equivalente ad un rimborso pari all’80% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 2.500 euro, per conseguire la patente e l’abilitazione alla guida professionale (CQC). Esso è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che vogliono diventare autotrasportatori di professione. Il bonus potrà essere utilizzato a partire dal 2022 fino al 2026. Al momento non è ancora possibile richiedere il contributo, ma sappiamo quasi con certezza che arriverà e che la richiesta del beneficio dovrà essere presentata in via telematica su una nuova piattaforma informatica che verrà predisposta dal Ministro delle Infrastrutture. Di seguito vi diciamo a chi spetta e soprattutto come funziona. (Continua dopo la foto…)
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A chi spetta e come funziona
A chi spetta il Bonus Patente 2022? Il contributo è destinato a tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 35 anni interessati a conseguire la patente CQC. Tale certificazione abilita i conducenti di mezzi pesanti, ossia di quei camion che hanno una massa superiore (a pieno carico) a 3,5 tonnellate, al trasporto di merci e persone. Secondo la nuova normativa, l’abilitazione di guida professionale CQC è obbligatoria per tutti i conducenti che trasportano merci o persone.
Il bonus sarà utilizzabile solo una parte delle spese sostenute (equivalente all’80%) e documentate opportunamente. Sarà valido, inoltre, solo per le patenti conseguite dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2026. Il buono patente autotrasporto può essere riconosciuto una sola volta. Il nuovo bonus non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
