La notizia dell’omicidio della piccola Elena Del Pozzo, avvenuto il 13 giugno 2022, ha sconvolto l’Italia. I funerali della bambina di quasi 5 anni saranno celebrati domani 22 Giugno 2022 alle 17 nella Cattedrale di Catania. Sicuramente una grande folla di persone si recherà in chiesa per darle un ultimo saluto. Nelle ultime ore è stato deciso di trasmettere in diretta sui social tutta la cerimonia. Nel frattempo le indagini proseguono e ora dopo ora emergono dettagli sempre più inquietanti. Nessuno si sarebbe mai aspettato un comportamento del genere da parte della madre. (Continua a leggere dopo la foto)
Caso Elena Del Pozzo, le indagini proseguono: tutte le novità sul caso
Sono tanti gli aspetti ancora da chiarire sulla morte di Elena Del Pozzo, la bimba di quasi 5 anni uccisa dalla mamma Martina Patti. La donna, dopo aver inscenato un rapimento, ha deciso di confessare l’omicidio. Stando alle sue dichiarazioni, avrebbe portato con sé un coltello, una zappa e alcuni sacchi dell’immondizia. Al momento non è stata ancora trovata l’arma del delitto: i Carabinieri infatti non sono riusciti a ritrovare il coltello da cucina che Martina Patti avrebbe usato per colpire e uccidere sua figlia. “Le tracce di sangue rinvenute” nell’abitazione di Martina Patti, la 23enne rea confessa dell’omicidio della figlia Elena, sono “da riporto” e quindi “si può con certezza escludere che l’omicidio sia avvenuto a casa”. Lo precisa la Procura di Catania dopo gli accertamenti eseguiti dai RIS di Messina. Inoltre, gli inquirenti hanno chiesto esami specifici sul corpo della bambina per chiarire altri dubbi. (Continua dopo la foto)
“La bimba aveva assunto farmaci o droghe?”
La Procura ha chiesto un esame tossicologico per capire se la bimba avesse assunto farmaci o droghe poco prima di morire. Secondo una prima ipotesi delle Forze dell’Ordine Elena Del Pozzo sarebbe stata stordita dalla madre con qualche sostanza prima dell’omicidio. Inoltre, secondo gli inquirenti non è chiaro però come la donna possa aver ucciso Elena nel luogo dichiarato senza essere vista o sentita da nessuno, visto che non si tratta di un’area così appartata. Misteriosa è anche l’assenza di tracce ematiche nell’auto della Patti. Questo dettaglio spinge a pensare alla presenza di un complice. Per questo le indagini per scoprire la verità proseguiranno anche dopo i funerali.
