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Caso Liliana Resinovich, torna a parlare Claudio Sterpin: il mistero si infittisce

Il mistero sulla morte della triestina Liliana Resinovich, 63 anni, ex dipendente regionale in pensione, scomparsa due mesi fa, il 14 dicembre 2022, si infittisce sempre di più e anche lo scenario investigativo si allarga: da una parte si indaga sulla pista passionale e dall’altra su quella economica. In questi giorni si è aperto uno scontro a distanza tra l’amico Claudio Sterpin e il marito, Sebastiano Visintin. Al centro dei botta e risposta tra i due, la presunta crisi coniugale. (Continua a leggere dopo la foto)

 Liliana Resinovich

Caso Liliana Resinovich, torna a parlare Claudio Sterpin: la loro amicizia “speciale”

Claudio Sterpin è intervenuto ai microfoni di Chi l’ha visto? su Rai3, per tratteggiare il profilo del suo rapporto con Liliana Resinovich, con cui, a suo dire, avrebbe riallacciato un’intesa sentimentale nei mesi precedenti alla scomparsa. Un’amicizia “speciale” su cui il marito della donna, Sebastiano Visintin, nutre forti dubbi. Claudio Sterpin ha raccontato: «Lei aveva detto “Io chiederò la separazione”. Io ho aggiunto “Se tu vuoi, qua c’è posto per te, abito da solo”. Questo è stato un po’ il germoglio. Della crisi lo dicono in tanti, amici, conoscenti, io l’ho saputo dopo, da lei, ma tanti altri lo hanno confermato in questi ultimi mesi». Inoltre, l’uomo ai microfoni di dei Mattino 5 ha dichiarato di scambiarsi dei veri e propri baci con Liliana, lasciando intuire una relazione seria tra loro. Alle affermazioni di Sterpin è arrivata immediatamente la risposta del marito di Liliana. (Continua a leggere dopo la foto)

Le parole di Sebastiano Visintin

Ai microfoni della trasmissione Quarto Grado, come riportato da The social post.it, Sebastiano Visintin ha risposto: «Lei con me stava bene. Mi ferisce molto questa cosa, vedo tanto fango su Lilly, se fosse qua direbbe cose brutte su questa persona qua [Claudio Sterpin]. Lui, secondo me, si è suggestionato da certe cose, non so neanche come commentare […]. È una cosa troppo grossa parlare di ‘amante’. È una cosa che viene dalla sua mente, non da Lilly perché non può difendersi da questo. A un certo punto si è resa conto che questa persona qua voleva forse troppo. Cosa è venuto a fare nella nostra casa, nella nostra famiglia? Cosa sei venuto a fare? Cosa hai dentro di te? Come hai potuto fare queste cose con Lilly? Tormentarla, dirle delle cose forse inventate dalla tua mente. Ascolta, Claudio, non avrò pietà verso di te. Perciò devi guardare dentro la tua coscienza, dentro la tua anima, se ce l’hai […]. Sono solo tue fantasie». (Continua a leggere dopo la foto)

I primi riscontri delle analisi sui reperti

Dalle prime indiscrezioni provenienti di laboratori, come riportato da Quarto Grado e ripreso da Fanpage, sembrerebbero essere assenti tracce e impronte di qualsiasi tipo sul cordino, sulla bottiglietta e sui sacchetti che avvolgevano il corpo di Liliana Resinovich. Sul collo non sarebbero invece stati riscontrati marcati segni di violenza. Al contrario, i modesti segni presenti sembrerebbero stati causati  dalla semplice presenza del cordino usato per chiudere le buste. La risposta definitiva spetterà dunque agli esami tossicologici. A questo punto la domanda resta ancora la stessa: Liliana Resinovich si è tolta la vita o è stata uccisa? La risposta potrà arrivare solo dagli inquirenti.

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