Martina Patti, madre di Elena Del Pozzo, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso la figlia con undici coltellate. La notizia ha sconvolto l’intero paese. La Patti in un primo momento aveva denunciato il rapimento della figlia, ma poi, di fronte all’insistenza delle forze dell’ordine, è crollata raccontando tutta la verità. Adesso, però, si teme il peggio in carcere. In questo articolo vi spieghiamo quello che sta succedendo. (Continua dopo la foto…)
La morte di Elena Del Pozzo
La tragica morte di Elena Del Pozzo ha sconvolto l’intero paese. La piccola sarebbe stata uccisa dalla mamma, Martina Patti, con undici coltellate alla schiena, al collo e all’orecchio. In un primo momento, la mamma si era presentata in caserma denunciando il rapimento della figlia da parte di tre uomini armati. La sua versione, però, non ha mai convinto gli investigatori e le forze dell’ordine, che, durante l’interrogatorio, hanno scoperto troppe incongruenze. La Patti è crollata di fronte alla perquisizione delle forze dell’ordine ed ha raccontato tutta la verità.
Martina Patti avrebbe usato un coltello per uccidere la figlia, colpendole con ben undici fendenti alla schiena, al collo e alle orecchie. La piccola, stando a quanto riportato da varie agenzie, non sarebbe morta sul colpo e addirittura pare che la mamma l’abbia sepolta quando era ancora viva. La Patti è stata arrestata con l’accusa di omicidio premeditato e pluriaggravato e occultamento di cadavere. (Continua dopo la foto…)
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Cosa sta succedendo in carcere
La madre della povera Elena Del Pozzo, Martina Patti, si trova attualmente nel carcere di Piazza Lanza, a Catania, accusata di omicidio premeditato e pluriaggravato, oltre ad occultamento di cadavere. La donna è strettamente sorvegliata dalla polizia penitenziaria. C’è infatti la paura che la Patti possa compiere qualche gesto autolesionistico o che altre detenute possano aggredirla. Il suo legale, Gabriele Celesti, ha detto che “non è serena”.
Nel frattempo proseguono le indagini per dare riscontro a quanto detto dalla donna e per rispondere agli interrogativi ancora aperti. Si deve accertare se abbia davvero agito da sola e se ha premeditato il suo piano. L’arma del delitto, inoltre, non è stata ancora ritrovata. Dovrebbe essere un coltello da cucina. La piccola Elena è stata raggiunta da undici colpi ed in particolare uno è stato fatale, perché ha reciso l’arteria succlavia. La morte – come già spiegato – non sarebbe stata immediata. Per il medico legale il decesso sarebbe avvenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13.