Addio al reddito di cittadinanza?
Matteo Renzi ha intrapreso una nuova battaglia politica: quella contro il reddito di cittadinanza. Il leader di Italia Viva ha dunque annunciato la novità sui social. “Vogliamo abolire il reddito di cittadinanza e come previsto dalla legge dal 15 giugno partirà la raccolta ufficiale di firme. Ma vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani. Ne parliamo stasera al Talent Garden di Roma e su Radio Leopolda”.
Il presidente di Iv, Ettore Rosato ha rimarcato il pensiero di Renzi, spiegando essenzialmente che questo provvedimento aiuta chi non lavora ma non a rimettersi all’opera. “Siamo al paradosso che spendiamo un sacco di soldi ma ci sono poveri senza aiuto, disoccupati senza proposte di lavoro, aziende senza lavoratori, più lavoro nero. Ci vogliono più soldi per la lotta alla povertà, risorse direttamente alle aziende che assumono, più soldi in busta paga a chi lavora”.
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Il Movimento 5 Stelle contro Matteo Renzi
Subito è arrivata la reazione dal Movimento all’iniziativa di Italia viva. “Il paese è allo stremo, fiaccato da due emergenze senza precedenti, ma per alcuni politici, come Renzi, la soluzione è quella di abolire il Reddito di cittadinanza”, ha protestato il senatore M5S, Gabriele Lanzi. Secondo il Movimento il reddito di cittadinanza è l’unico modo per dare un sostegno a chi è in difficoltà. “Spiace constatare poi che questa proposta sia particolarmente gettonata tra quei politici di professione che non hanno lavorato un giorno in vita loro e non possono immaginare cosa significhi vivere con meno di 700 euro al mese”, ha polemizzato il senatore.
Carlo Sibilia su Twitter ha rincarato la dose e ha criticato l’iniziativa di Italia Viva. “Nonostante la pandemia, la guerra e la crisi energetica, Italia Viva lancia una raccolta firme per togliere il reddito di cittadinanza ai poveri. I milionari non si toccano, ma chi prende 700 euro al mese va stangato. Il solito Robin Hood al contrario. Il neo-rinascimento italo-arabo secondo i renziani”.