Personaggi Tv. L’inchiesta che ruota attorno alle accuse lanciate da Fabrizio Corona nel suo podcast Falsissimo continua ad allargarsi, trascinando con sé nomi noti, dichiarazioni contrapposte e un fronte giudiziario sempre più complesso. Al centro del racconto pubblico, alimentato da settimane di video, anticipazioni e presunti retroscena, c’è Alfonso Signorini, direttore editoriale del settimanale Chi ed ex conduttore del Grande Fratello, che per la prima volta rompe il silenzio attraverso il suo legale. Una replica che non entra nel merito delle accuse mediatiche, ma riporta il discorso su un terreno preciso: quello delle responsabilità penali e dei fatti contestati dalla Procura di Milano.
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Signorini e il presunto “sistema”: la replica dell’avvocato
A parlare è Andrea Righi, avvocato di Alfonso Signorini, che affida a Corriere della sera la posizione del suo assistito dopo l’interrogatorio di Fabrizio Corona davanti ai pm milanesi. Il direttore di Chi, riferisce il legale, è «molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito», ma al tempo stesso «estremamente determinato e fiducioso di poter presto ristabilire la verità dei fatti. Verità che potrebbe in futuro emergere anche da elementi nuovi e sorprendenti».
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L’indagine su Corona
Parole che arrivano mentre il dibattito pubblico sembra concentrarsi sempre più sul presunto «sistema Signorini», evocato ripetutamente da Corona, e sempre meno sull’oggetto dell’indagine giudiziaria che ha portato all’iscrizione dell’ex re dei paparazzi nel registro degli indagati per diffusione di immagini a contenuto sessualmente esplicito secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano. Un punto che l’avvocato Righi sottolinea con forza, invitando a distinguere tra narrazione mediatica e contestazioni formali.
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