Lucio Presta parla di Amadeus, Sanremo e…
«Il primo Festival di Sanremo fatto insieme è risultato un capolavoro di complicità. Amadeus non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival. Potrei chiamare a testimoniare Claudio Fasulo (allora Capostruttura Rai) che ha vissuto con me quei giorni. Con Amadeus e la sua famiglia ho trascorso alcuni giorni a La Coruna, in Spagna, per scrivere interamente il regolamento che poi lui ha portato in Rai come opera sua», ha raccontato Presta. Amadeus si sarebbe intestato il merito? «Quello per me non fu importante. Ero felice che il Vertice Rai sapesse che Amadeus era preparato e soprattutto che avevano affidato nelle mani giuste il Festival». (continua a leggere dopo le foto)
I rapporti hanno preso ad inclinarsi dopo il quarto festival
Sarebbe stato sempre Presta a portare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Ariston: «Non chiedetemi come sia potuto accadere ma quel sogno da me accarezzato si realizzò. A questo si aggiunse il grande regalo di Roberto Benigni che parlò della nostra Costituzione e Gianni Morandi che cantò l’Inno di Mameli. Credo, senza nessuna protervia, che è stato il momento più alto della storia del Festival di Sanremo». Poi i rapporti con Amadeus avrebbero cominciato ad inclinarsi: «Mi accorsi che due miei stretti collaboratori […] iniziarono un rapporto diretto e segreto con Amadeus, parlando male del sottoscritto ed indicandogli delle strade professionali che avrebbe potuto sfruttare, violando i segreti dell’azienda per cui lavoravano. Le dico solo che uno dei due lo proposi ad Antonella Clerici prima e ad Ama dopo, di farlo diventare autore dei programmi The Voice e Sanremo. La mia stretta collaboratrice invece, la proposi nella gestione degli artisti». (continua a leggere dopo le foto)
Amadeus, Lucio Presta racconta la sua verità
Dopo una serie di richieste da parte di Amadeus si sarebbe arrivati alla rottura: «Ho detto e scritto che per qualunque problema legato al contratto sarei stato disponibile, ricevendo il suo grazie. In quella circostanza mi ha confermato che avrebbe onorato il pagamento delle mie spettanze fino a fine contratto (Agosto 2024) salvo che a gennaio mi ha comunicato, attraverso il cognato commercialista, che intendeva pagare solo fino a dicembre. Per questo è stata data disposizione all’ufficio legale di tutelare i miei interessi». Nella lunga intervista, Presta ipotizza che i comportamenti di Amadeus non siano del tutto farina del suo sacco (“sinceramente credo sia stato spinto a farlo“). Ad un tratto l’uomo ha citato anche Giovanna Civitillo: «A tal proposito mi inviò un messaggio vocale duro che riporto testualmente: “Nessun programma di day-time sarebbe mai dovuto entrare all’Ariston, tranne la Vita in Diretta. Nessun inviato di nessun programma sarebbe potuto entrare all’Ariston fatta eccezione della signora Giovanna Civitillo. Tutti gli altri inviati degli altri programmi devono stare fuori dall’Ariston” (…) Il direttore artistico del Festival ha un potere decisionale immenso sul Festival come da contratto, ma nessun diritto sui programmi della Rai che trattano il Festival. Inoltre quella richiesta era stata fatta dal direttore Mellone alla vicedirettrice Lentini e io non ne ero assolutamente a conoscenza», ha concluso il manager.