Antinelli, perché indossava il fiocco nero durante Italia-Israele – Sembrava una notte di calcio come tante, di quelle che uniscono un Paese dietro una bandiera. E invece, a Udine, Italia–Israele si è giocata sullo sfondo di una giornata tesa, segnata dagli scontri tra manifestanti pro Palestina e forze dell’ordine. Tra i feriti anche due giornaliste: tra loro Elisa Dossi di RaiNews24, colpita da una pietra mentre raccontava ciò che accadeva fuori dallo stadio. Dentro, intanto, la Nazionale portava a casa una vittoria importante, ma la festa aveva un sapore amaro.
Alessandro Antinelli e quel fiocco nero sul bavero
Sul volto del giornalista di Rai Sport Alessandro Antinelli, al termine della partita, non c’era solo la soddisfazione per il risultato. Sul bavero della giacca portava una coccarda nera, discreta ma eloquente. Quando la telecamera si è fermata su di lui, Antinelli ha spiegato il perché di quel segno di lutto: “Questo fiocco nero ricorda 250 giornalisti che hanno perso la vita nel conflitto a Gaza, in quello che la Commissione d’inchiesta dell’ONU ha definito un genocidio. Giornalisti e giornaliste che hanno provato a raccontare, e che purtroppo non sono più tornati a casa”, ha chiarito il giornalista.
La solidarietà alla collega ferita
Il discorso di Antinelli è nato da un gesto di solidarietà verso Elisa Dossi, la cronista ferita poche ore prima fuori dallo stadio. “Vorrei ringraziare i colleghi che hanno raccontato con coraggio le ore di tensione vissute a Udine. Non è facile lavorare in certe condizioni, ma farlo con professionalità è un dovere verso i cittadini”, ha spiegato Antinelli. Un modo sobrio e umano per ricordare che dietro ogni telecamera, ogni microfono, ci sono persone che rischiano in prima linea per garantire un’informazione libera e completa.
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