
Personaggio tv. “La famiglia ha deciso così”. Addio a Beppe Vessicchio, la notizia sui funerali spiazza – Lutto nel mondo della musica e della televisione italiana. È morto all’età di 69 anni il maestro Peppe Vessicchio, celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto simbolo del Festival di Sanremo. Il musicista si è spento all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni a causa di una polmonite interstiziale che si è aggravata rapidamente.

Addio a Beppe Vessicchio, la notizia sui funerali spiazza
I funerali si terranno lunedì a Roma, nella Chiesa dei Santi Angeli Custodi a Piazza Sempione, in forma privata, secondo la volontà della famiglia, che ha chiesto il massimo riserbo. Nato a Napoli nel 1956, Peppe Vessicchio è stato uno dei musicisti più amati e riconoscibili del panorama italiano.
Dopo gli esordi accanto ad artisti come Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Lina Sastri e Gino Paoli, con cui firmò brani entrati nella storia, Vessicchio è diventato una presenza fissa sul palco dell’Ariston dagli anni ’90. Ha vinto quattro Festival di Sanremo come direttore d’orchestra — con gli Avion Travel (Sentimento, 2000), Alexia (Per dire di no, 2003), Valerio Scanu (Per tutte le volte che, 2010) e Roberto Vecchioni (Chiamami ancora amore, 2011). Musicista colto ma vicino al grande pubblico, ha saputo unire tradizione e innovazione, portando la sua arte anche in progetti internazionali, dal Cremlino a Rockin’1000, la più grande rock band del mondo.

Il ricordo commosso del mondo dello spettacolo
Il cordoglio è unanime. Milly Carlucci, in diretta a Ballando con le stelle, ha dedicato al Maestro una standing ovation: «Non ti dimenticheremo mai».
Antonella Clerici ha scritto su X: «Ciao Maestro», mentre Fiorello ha ricordato: «Ti abbiamo amato tutti». Maria De Filippi ha espresso il suo dolore: «È difficile crederci. Mi sembra impossibile. Ti voglio bene».
Da Amadeus a Gianni Morandi, da Lorella Cuccarini a Gino Paoli, tutti hanno ricordato la sua umanità, ironia e gentilezza, tratti che lo rendevano unico nel panorama dello spettacolo. Perfino l’Orchestra Fondazione Pavarotti e l’Unicef, di cui era Goodwill Ambassador dal 2018, hanno espresso il loro dolore per la perdita di un uomo che ha sempre messo la musica al servizio degli altri.
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