
Cosa succede quando giornalismo e politica si scontrano in diretta? A giudicare dall’ultima settimana, decisamente di tutto. Il dibattito su Gaza ha infiammato gli animi anche sul piccolo schermo, dove la tensione è schizzata alle stelle. Chi si aspettava la solita tv da salotto, ha dovuto ricredersi: Enzo Iacchetti è esploso contro Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, lasciando tutti a bocca aperta. Ma il vero colpo di scena arriva quando entra in gioco Bianca Berlinguer, icona dei talk di attualità e regina dei botta e risposta taglienti.
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Bianca Berlinguer, caos in tv: scintille su Gaza nei talk show
Intervistata da Michela Tamburrino di La Stampa, la conduttrice non si risparmia e, tra una stilettata e l’altra, lancia un messaggio che non passa inosservato. Secondo Dagospia, la Berlinguer non solo commenta, ma “accusa Meloni”. “Ma non è detto sia un male – le parole della giornalista e conduttrice di È sempre Cartabianca – Quest’accalorarsi capace di andare oltre gli argini della buona creanza si chiama passione, sentirsi parte e non spettatori, è sangue che scorre nelle vene”. E qui la suspense cresce: per Bianca, tutto questo fermento è il sale del mestiere.
Dietro le quinte dei talk, insomma, la temperatura è alle stelle e i commenti della Berlinguer fanno subito il giro dei social. E se pensate che sia finita qui, vi sbagliate di grosso. C’è un dettaglio che non tutti conoscono…

Bianca Berlinguer, stoccata al governo Meloni: “L’aggressività? Io la vedo così…”
Secondo Bianca, i talk show sono lo specchio – ma bello distorto – della società. Ognuno ha il suo stile: chi calma le acque e chi invece ci sguazza, puntando tutto sugli ascolti. Ma la Berlinguer non ama mezze misure: commenta l’episodio Iacchetti-Mizrahi con la sua solita ironia e rivolge una frecciatina ben piazzata anche all’indirizzo di Giorgia Meloni e del suo governo.
Quando le chiedono se tanta aggressività abbia davvero un senso, risponde senza esitazioni: “Penso che in questo momento ci sia una radicalizzazione dei sentimenti del Paese talvolta utilizzata politicamente dall’esecutivo. Da una parte il governo dice di voler placare gli animi e dall’altra innalza lo scontro enfatizzando episodi circoscritti”. E non è finita qui.
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