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Bomba Ranucci, Meloni e Crosetto intervengono: cosa hanno detto!

Crosetto: “Un gesto vile che colpisce la libertà di tutti”

Alle parole della premier si sono aggiunte quelle del ministro della Difesa Guido Crosetto, che su X ha scritto: “Un gesto gravissimo, vile, inaccettabile. Un ordigno ha fatto esplodere l’auto di Sigfrido Ranucci davanti alla sua abitazione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrema di un atto che colpisce non solo un giornalista, ma la libertà stessa di informare e di esprimersi. A lui e alla sua famiglia la mia piena solidarietà e vicinanza.

Crosetto ha poi aggiunto che episodi del genere non devono essere sottovalutati, ricordando che la violenza contro la libertà di parola è una ferita collettiva che riguarda tutto il Paese.

Le indagini e i primi accertamenti

Le forze dell’ordine, coordinate dalla Digos e dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, stanno lavorando per ricostruire ogni dettaglio. Gli artificieri hanno confermato che l’esplosione è stata provocata da un ordigno rudimentale, probabilmente composto da materiale facilmente reperibile. Gli investigatori non escludono nessuna pista: da quella legata al lavoro giornalistico di Ranucci fino a eventuali motivi personali o tentativi di intimidazione organizzata.

Gli inquirenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona, mentre la Procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di “atto intimidatorio con finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico”.

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Un simbolo della libertà sotto attacco

Sigfrido Ranucci, con la sua trasmissione Report, ha firmato negli anni alcune delle inchieste più seguite e controverse della televisione italiana: dai casi di corruzione alle ombre sui rapporti tra politica e poteri economici. Il gesto che lo ha colpito non è solo un episodio isolato, ma un segnale inquietante per chi crede nella libertà di informazione. Il boato di Pomezia non ha solo distrutto una vettura: ha risvegliato il timore di un clima di intimidazione che nessuno può permettersi di ignorare.

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