Chi è l’avvocato che difenderà Chiara Ferragni
Secondo quanto riportato da «Il Messaggero» l’avvocato che disferà Chiara Ferragni si chiama Rachele Perico. Lei è la legal counsel di TBS Crew – The Blonde Salad, società legata all’imprenditrice di Cremona. (continua a leggere dopo le foto)
Cosa sappiamo di Rachele Perico: carriera e curiosità
Classe 1982, Rachele Perico ha dedicato i primi dieci anni della sua carriera alla proprietà industriale e intellettuale. Come ricostruisce «Il Messaggero», lei lavora negli studi SIB (oggi Spheriens), Rapisardi & Ginevra Avvocati Associati, Vanzetti & Associati e Orsingher Ortu. Poi, nel maggio del 2016, è arrivata in TBS Crew per curare i diritti d’immagine di Chiara Ferragni e altri influencer rappresentati dall’azienda. La Perico si occupa di tutti i tipi di contratti, da quelli per i post pubblicitari a quelli per la promozione di nuovi progetti e format. (continua a leggere dopo le foto)
“Non mi annoio mai”, aveva detto tempo fa il legale
«Non mi annoio mai. Lavorare in una società che si occupa di influencer marketing vuol dire avere a che fare con problemi continuamente nuovi, visto che l’attività è varia e perennemente in evoluzione», ha dichiarato qualche tempo fa l’avvocato di Chiara Ferragni. «Esistono delle regole precise e se non le si rispetta poi si deve fare i conti con le conseguenze negative che si traducono in sanzioni ingenti e danni reputazionali», ha aggiunto sempre la Perico. (continua a leggere dopo le foto)
Quale può essere la strategia difensiva dell’avvocato di Chiara Ferragni
Quale potrebbe essere la strategia difensiva? “Chiariamo con il dire che in questi casi, solitamente, un intero studio legale è al servizio dell’influencer. Non è detto quindi che la Perico si occuperà di presentare ricorso al Tar del Lazio contro la pronuncia dell’Agcm. Inoltre, se da un lato rispetto agli addebiti contestati la regina di Instagram difficilmente potrà provare il contrario (anche se non si può escludere), quello su cui punterà la difesa potrebbe essere la riduzione della multa. Ma non è detto che gli errori commessi potrebbero costare il posto (o meglio in contratto) alla Perico, o chi per lei”, riferisce sempre oggi «Il Messaggero».