
Personaggi TV. Durante l’edizione serale del Tg5 di martedì 2 settembre, la giornalista Cesara Buonamici ha aperto la trasmissione con delle scuse pubbliche rivolte ai telespettatori. L’episodio è arrivato dopo una frase giudicata inadeguata, pronunciata nella puntata precedente, che ha scatenato un acceso dibattito.
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Le parole di Cesara Buonamici e la reazione del pubblico
Lunedì 1° settembre, nel presentare un servizio sul ritrovamento di un triciclo ortopedico rubato, Buonamici aveva utilizzato l’espressione “una bambina handicappata”. Un termine che, se in passato era diffuso, oggi è considerato superato e offensivo nei confronti delle persone con disabilità.
Le parole, pur pronunciate senza intenzioni denigratorie, hanno suscitato immediate reazioni sui social e tra i telespettatori, evidenziando quanto sia delicato il tema del linguaggio quando si parla di persone fragili o vulnerabili.
Il caso del triciclo ortopedico e le polemiche
L’episodio riguardava una minore con disabilità motoria. La sua famiglia aveva denunciato il furto di un triciclo speciale, strumento indispensabile per la mobilità della bambina. Fortunatamente, l’ausilio è stato ritrovato, e la notizia era stata presentata come una “storia a lieto fine”.
La frase di Buonamici — “una storia che è finita bene. Questo triciclo, indispensabile per una bambina handicappata, è stato ritrovato” — è stata percepita da molti come un passo falso, dando vita a una serie di critiche e riflessioni sul linguaggio usato nei media.
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