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Chiara Ferragni rompe il silenzio sul caso Balocco: cosa dicono i suoi avvocati

Personaggi Tv. Chiara Ferragni ha rotto il silenzio sul caso del pandoro, tramite i suoi avvocati. L’influencer è ancora al centro della polemiche per la questione del pandoro Pink Christmas di Balocco. Per diversi giorni, la Ferragni si è presa una pausa dai social, invasi da critiche. Appena è scoppiato il tutto, l’influencer ha pubblicato due story per provare a spiegare il suo punto di vista, poi un video in cui racconta le sue ragioni, chiede scusa per “l’errore di comunicazione” e annuncia una donazione benefica da un milione di euro all’ospedale di Torino. Poi silenzio stampa, fino ad ora. (Continua dopo le foto)

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Chiara Ferragni, i suoi avvocati intervengono sul caso del pandoro

Il caso Chiara Ferragni-Balocco

Da circa una settimana, la foto di Chiara Ferragni appare sui siti di informazione di tutto il mondo. In primis in Italia, ovviamente, ma hanno cominciato a parlarne anche all’estero. Il motivo? La maxi multa inflittale dall’Antitrust a seguito del caso dei pandori Balocco, che ha scatenato una travolgente discussione pubblica, su internet come in tv. Lei e Balocco sono accusati di aver pubblicizzato il Pandoro “Pink Christmas” lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita. Invece è stata fatta una donazione di 50mila euro all’ospedale da Balocco e le società della Ferragni hanno tenuto tutto il ricavato dalle vendite. (Continua dopo le foto)

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La situazione di Chiara Ferragni: cosa dovrà affrontare

Al momento sul caso Balocco in procura a Milano c’è un fascicolo aperto senza ipotesi di reato né indagati. Intanto la Guardia di Finanza ha raccolto i documenti dell’Antitrust. È stato aperto un fascicolo anche a Cuneo e a Prato per approfondire le indagini. La Ferragni, subito dopo che è scoppiato il caso, ha fatto sapere che farà ricorso, spiegando che donerà un milione all’ospedale Regina Margherita di Torino e ammettendo di aver sbagliato soltanto nel mischiare un’operazione commerciale con un’opera di solidarietà. Cosa hanno detto ora i suoi legali?

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