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Claudio Baglioni conferma l’addio dopo 40 anni da “La vita è adesso”

Personaggi TV. C’è una frase che riecheggia da giorni tra i fan di uno dei più grandi cantautori italiani: «La vita è adesso, il sogno è sempre». Un messaggio chiaro, inciso su vinile, accompagnato da un gesto che sa di celebrazione ma anche di addio. A quarant’anni esatti dall’uscita del disco più venduto della storia della musica italiana, Claudio Baglioni decide di risuonare quel capolavoro, ma dal vivo, con orchestra e coro, nei leggendari Forum Studios di Roma. Una rivisitazione che non è semplice nostalgia: è la chiusura del cerchio. Un atto finale che prende la forma di un’opera collettiva, suonata e cantata interamente live, in cui le emozioni si fanno carne e memoria.

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“La vita è adesso”: il disco dei record torna in scena

Era giugno 1985 quando “La vita è adesso” travolse ogni classifica, conquistando la vetta della Hit Parade per 27 settimane consecutive e superando i 4,5 milioni di copie vendute. Oggi quel disco rinasce, identico nella tracklist ma arricchito da un’anima nuova: ogni nota è stata ricantata e risuonata live, senza filtri, con il supporto dell’Orchestra Sinfonica Italiana del Cinema e del coro lirico ‘Giuseppe Verdi’. Brani iconici come Uomini persi, Amori in corso, Notte di note, note di notte e Un nuovo giorno o un giorno nuovo tornano a vivere in una veste scenica e teatrale, accompagnati anche dall’inedito Il sogno è sempre, che diventa una sorta di sottotitolo poetico e definitivo.

L’annuncio: “Quei mille giorni finiranno davvero”

Non è solo un album quello che Baglioni riconsegna al suo pubblico, ma un messaggio preciso: il tempo sta per finire. Lo aveva detto, quasi profeticamente, quando annunciò il suo “ultimo viaggio artistico”, stimando una durata simbolica di mille giorni. Ora, a distanza di quasi tre anni, conferma che il conto alla rovescia è vicino alla fine. “Mille voleva essere solo una cifra simbolica – precisa – ma credo che grosso modo i tempi coincideranno con quel numero”. Una dichiarazione che suona come una resa dolce e consapevole. Il tramonto arriva, ma è un tramonto scelto, accettato, costruito con coerenza e bellezza.

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