Il futuro del Festival è incerto: resterà a Sanremo?
Ma se il nome di Malgioglio fa sognare, un’altra questione tiene banco: dove si farà il Festival di Sanremo nel 2026?. Sì, perché l’aria che tira tra la Rai e il Comune della cittadina ligure non è delle più serene. In base alle ultime indiscrezioni, i vertici di Viale Mazzini vorrebbero rivedere radicalmente le condizioni per l’organizzazione del Festival. Tra le richieste principali avanzate da mamma Rai ci sarebbero:
- Più convenzioni alberghiere per contenere i costi logistici di artisti, staff e entourage;
- La creazione di una nuova struttura più moderna, che andrebbe a sostituire lo storico Teatro Ariston.
Una rivoluzione non da poco, che ha fatto drizzare le antenne al Comune di Sanremo, poco incline a cedere alle condizioni imposte. In caso di mancato accordo, la Rai sarebbe pronta a portare il Festival altrove: si vocifera che alcune città abbiano già avanzato la loro candidatura, attirate dal prestigio e dalla visibilità garantita dalla kermesse.
Al Bano dice la sua: “Sanremo è Sanremo”
A prendere posizione con fermezza è stato Al Bano, che non ha usato mezzi termini: «Non riesco proprio a immaginare il Festival lontano da Sanremo». Un pensiero condiviso da moltissimi spettatori, per i quali Sanremo non è solo un luogo, ma un’identità, un rituale che si ripete da oltre settant’anni. Togliere il Festival dalla Riviera è, per molti, come togliere la Tour Eiffel da Parigi. Nel frattempo, Cristiano Malgioglio resta al centro della scena, tra i rumors sulla nuova canzone e il ritorno da giudice a Tale e Quale. Se davvero porterà un brano a Sanremo, lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto, quel selfie con Carlo Conti continua a far parlare, a metà tra mossa promozionale e teaser involontario. Una cosa però è certa: quando Malgioglio e Conti si incontrano, qualcosa bolle sempre in pentola. E il pubblico non vede l’ora di scoprire cosa.
