
Personaggi Tv. Fabrizio Corona, il blitz della polizia in casa: c’entra Raoul Bova. È bastato un piccolo frammento di conversazione per far esplodere un caso che si è rapidamente trasformato da gossip estivo a una vera e propria battaglia legale. Tra voci di presunte estorsioni, cellulari sequestrati e messaggi criptici, il nome di Raoul Bova è tornato a occupare le prime pagine. Ma cosa si cela dietro la diffusione degli audio che vedono coinvolti l’attore e personaggi come Fabrizio Corona e Martina Ceretti? Dietro le apparenze di uno scandalo sentimentale si apre un quadro più complesso, fatto di testimonianze contrastanti e accuse che si rincorrono.
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Audio di Raoul Bova: la versione di Fabrizio Corona
Intervistato dal programma Filorosso su Rai Tre, Fabrizio Corona ha raccontato la sua versione dei fatti, smentendo con forza ogni accusa di estorsione o sequestro del telefono. «La storia è semplice, Federico Monzino, figlio di una famiglia ricchissima, una sera era insieme a Martina Ceretti e mi dice che ha degli audio per me», ha spiegato Corona secondo quanto riportato da Biccy.it. «All’inizio non mi interessava, perché a me Bova non interessa, non fa notizia. Poi però torno da lui, mi gira gli audio e me ne vado. I file sono stati mandati volontariamente e non sono stati estorti. Ma quale estorti?!». Corona ha anche chiarito: «La Polizia il giorno dopo viene da me… i giornali hanno detto che mi hanno sequestrato il telefono e che sono indagato. Ma quale telefono? Non ho il telefono sequestrato e non sono indagato. Tutta questa storia è una bufala clamorosa».
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Raoul Bova e le azioni legali in corso
Il silenzio dell’attore non deve essere confuso con una resa o un’ammissione di colpa. Al contrario, come riportato da Gabriele Parpiglia nella sua newsletter, Raoul Bova è deciso a seguire la strada legale per tutelare la propria immagine. L’attore ha infatti presentato denunce non solo contro Corona, ma anche contro diverse società e personaggi noti, tra cui Ryanair Holding, le squadre di calcio del Napoli e del Torino e Alba Parietti. La richiesta di risarcimento danni ammonterebbe a circa 20 milioni di euro. Secondo Parpiglia, «il penale… arriverà, statene certi. Arriva».
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