Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Addio a Gianni Minà, ecco la malattia di cui soffriva

Personaggi tv. Gianni Minà è morto a 84 anni dopo una breve malattia cardiaca. Ad annunciarlo è stata la famiglia attraverso il profilo Facebook del noto giornalista e conduttore televisivo. Memorabili le sue interviste alle leggende dello sport, a Fidel Castro, i Beatles e Gabriel Garcia Marquez. Nel cuore di tutti resta poi la sua profonda amicizia con Massimo Troisi e Diego Armando Maradona. Ma come è morto Gianni Minà? Di cosa soffriva? L’hanno spiegato i suoi cari sui social.

leggi anche: Ivano Marescotti, la notizia improvvisa sui funerali: cos’hanno deciso

leggi anche: Carolyn Smith: “Il tumore è tornato. Ho paura”

Addio a Gianni Minà, ecco la malattia di cui soffriva

«Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità», questo il toccante messaggio apparso ieri sui canali social di Gianni Minà. (continua a leggere dopo le foto)

Le cause della morte di Gianni Minà

Di quale malattia soffriva Gianni Minà? Secondo quanto riferito dalla sua famiglia, il decesso sarebbe derivato dunque da un problema cardiaco. A dare qualche dettaglio in più “Il Mattino”, che a proposito del luogo in cui è deceduto il giornalista ha riferito: “Il conduttore televisivo era ricoverato a Villa del Rosario. Una struttura che, come riporta il sito web, propone la migliore qualità del servizio di diagnostica per immagini, con apparecchiature di ultima generazione. Specializzata soprattutto in cardiologia. Il cui centro è attivo tutti i giorni h24 e si avvale di oltre 30 cardiologi esperti nella gestione di malattie cardiovascolari e di comprovata esperienza professionale”. Tra i sintomi più comuni delle malattie cardiache ci sono respiro affannoso, dolore toracico, affaticamento, palpitazioni, vertigini e svenimenti. (continua a leggere dopo le foto)

Morto Gianni Minà: una vita dedicata al giornalismo

Nato a Torino il 17 maggio 1938, Gianni Minà ha iniziato la sua carriera da giornalista sportivo nel 1959 a Tuttosport, di cui poi è stato direttore dal 1996 al 1998. Nel 1960 il debutto in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi sportivi sui Giochi Olimpici di Roma. Approdato a “Sprint”, a partire dal 1965, si è occupato di documentari e inchieste per numerosi programmi, tra cui “Tv7”, “AZ, un fatto come e perché”, “Dribbling”, “Odeon. Tutto quanto fa spettacolo” e “Gulliver”. Con Renzo Arbore e Maurizio Barendson ha contribuito alla nascita de “L’altra domenica”. Nel 1976 l’arrivo al Tg2 diretto da Andrea Barbato. Nel 1981 si aggiudica il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno. Dopo aver collaborato con Giovanni Minoli a “Mixer”, Gianni Minà ha debuttato come conduttore di “Blitz”. Minà ha seguito otto mondiali di calcio e sette Olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato. Indimenticabile la sua intervista di sedici ore a Fidel Castro. Leggi anche: Platinette, la notizia improvvisa dall’ospedale

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure