
Personaggi tv. “Ho speso tutto quello che ho guadagnato. Vivo con la pensione”. Il famoso della tv si racconta: ultimi due anni complicati – “Non sono ancora morta, grazie”. La frase è amara e lucida, ma non priva di ironia. L’ha pronunciata un volto amatissimo della televisione italiana, che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con la malattia e con un nuovo modo di guardare la vita. Martedì compirà settant’anni, un traguardo che accoglie con sarcasmo e senza retorica: “Non mi abbatto come se fossi sull’orlo di una crisi di nervi, né gioisco come una teenager che può finalmente iscriversi all’autoscuola”, racconta. Il sorriso è lo stesso di sempre, ma dietro c’è una consapevolezza diversa, costruita su due anni difficili, segnati da dolore e rinascita.

“Ho speso tutto quello che ho guadagnato. Vivo con la pensione”. Il famoso della tv si racconta
L’artista ha vissuto un doppio trauma: due ictus, uno ischemico e uno emorragico. “Il neurologo dice che il mio cervello è come un emmental: a buchi. Molte aree sono sparite, ma i neuroni superstiti si sono caricati tutto il lavoro”. Racconta di come oggi cammini con un bastone, “come una vecchia pazza”, e di quanto la perdita dell’equilibrio lo faccia sentire vulnerabile. Stiamo parlando di Mauro Coruzzi, per tutti Platinette, personaggio eclettico, irriverente e pieno di autoironia. La super vip che per anni ha riempito radio, palcoscenici e studi televisivi, oggi parla con un filo di voce ma con la stessa lucidità di sempre. “Più che menomato, mi sento impaurito. Ma sto recuperando, piano piano”, ha ammesso.

“Ho speso tutto. Ora vivo con la pensione”
Coruzzi oggi è ufficialmente in pensione, dopo cinquant’anni di contributi versati. E lo racconta senza drammi, con quella sincerità disarmante che lo ha sempre contraddistinto: “Sono diventato pensionato, e non devo più lavorare a tutti i costi. Come diceva Patty Pravo: ho guadagnato 11 miliardi ma ne ho spesi 13”. Sorride mentre ammette di aver dilapidato il patrimonio “in qualunque cosa”, dai vinili rari di Mina in giapponese agli eccessi di una vita vissuta senza riserve. “Non me ne pento. Ho speso tutto, ma ho vissuto tutto”. Negli anni ha rifiutato anche qualche proposta curiosa, come un cameo in un film di Rocco Siffredi: “Lui si sarebbe spazzolato una band femminile. Quando arrivava di fronte a me, se la sarebbe data a gambe levate”, scherza, con l’ironia che non lo abbandona mai.
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