
“Irene Pivetti condannata”. La decisione è appena arrivata – La notizia è arrivata in una mattina che avrebbe potuto essere come tante, e invece ha segnato un altro capitolo complesso nella vicenda giudiziaria che coinvolge una figura nota della politica italiana. Mercoledì 10 dicembre, la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione per evasione fiscale e autoriciclaggio nell’ambito di un processo che ruota attorno a operazioni economiche avvenute nel 2016. Una sentenza pesante, che l’ex presidente della Camera, in attesa del terzo grado di giudizio, continua a contestare con fermezza.

“Irene Pivetti condannata”. La decisione è appena arrivata
La Corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione per l’ex presidente della Camera dei Deputati, Irene Pivetti, nel processo che la vede imputata di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. Secondo il sostituto procuratore Giovanni Tarzia e le indagini della Guardia di Finanza, le operazioni contestate riguardano la compravendita di tre Ferrari Granturismo, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Tali transazioni, secondo l’accusa, sarebbero state utilizzate per riciclare denaro proveniente da presunte irregolarità fiscali. Le vetture sarebbero finite al centro di una finta vendita al gruppo cinese Daohe, con il trasferimento dei beni in Spagna. Ma, stando all’impianto accusatorio, l’unico elemento realmente ceduto ai cinesi sarebbe stato il logo della Scuderia Isolani abbinato al marchio Ferrari, e non le auto in sé.


Il ruolo contestato a Only Italia e il nodo del logo
Nell’inchiesta emerge anche un presunto ruolo di Only Italia, società riconducibile a Irene Pivetti, che avrebbe fatto da tramite in operazioni legate al Team Racing dell’ex pilota Leonardo Isolani. Quest’ultimo, secondo la Procura, avrebbe cercato di occultare al fisco beni di sua proprietà – tra cui le Ferrari – per via di un debito tributario di 5 milioni di euro. La ricostruzione dei pm è netta: Pivetti avrebbe acquistato il marchio Isolani-Ferrari per 1,2 milioni di euro, per poi rivenderlo alla società cinese per una cifra dieci volte superiore. Un’operazione che, sempre secondo l’accusa, sarebbe servita a mascherare movimenti finanziari irregolari.
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