
Matrimonio di Jeff Bezos, interviene Crepet che perde il controllo – Non ha marciato tra i manifestanti con i cartelli “No Bezos” lungo le calli veneziane, ma Paolo Crepet non ha nascosto il proprio disappunto per il matrimonio da favola (e da miliardi) tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Intervistato dal Corriere della Sera, lo psichiatra e sociologo, volto noto in tv, sui social e sulla carta stampata, ha affidato al suo commento una bordata che non lascia spazio a interpretazioni.

Matrimonio di Jeff Bezos, interviene Crepet che perde il controllo
«A me di Bezos non frega un accidente», ha esordito Crepet senza mezzi termini. «Se qualcuno si entusiasma per queste esibizioni in cui i soldi sono tutto, buon per lui. Io non parlo di Bezos, non mi interessa giudicare lui. Ma una cosa va detta: questo matrimonio è il peggior esempio educativo che si possa offrire ai giovani. Peggio di così, niente», ha tuonato. Crepet non si ferma alla stroncatura iniziale. Anzi, rincara la dose: «So bene di che tipo di cerimonie si tratta. Da giovane ho partecipato ai matrimoni dei maraja in India: tre giorni di puro incubo. Noia infinita. Ma non è questo il punto».

Matrimonio di Jeff Bezos, interviene il filosofo Crepet
Il cuore della questione, secondo lo psichiatra, è il messaggio culturale ed educativo che eventi come questo trasmettono. «Tutto è visibilità, tutto è soldi, tutto è finzione. E la cultura? Assente. Neppure nominata. Quello che mi colpisce è il coro genuflesso del Triveneto, che accoglie Bezos come fosse Hemingway. Ma dai», ha evidenziato Crepet. E aggiunge: «Posso dire la mia su questo sistema di valori distorto. Non voglio certo giudicare com’erano vestite le sorelle…», con un chiaro riferimento, nemmeno troppo velato, alle Kardashian, emblema di una società che, secondo Crepet, celebra solo apparenza e corpi rifatti: «È l’era degli ultra-corpi. Vai in un grand hotel di Abu Dhabi e i corpi sono tutti così. È diventata questa, la moda “magnifica”?».
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