L’operazione talent di Mediaset: non solo Cattelan
Il tentativo di portare a casa Cattelan si inserisce nella più ampia “campagna acchiappa-talent” di Pier Silvio Berlusconi, volta a rinfrescare i palinsesti Mediaset. Tra i nomi più chiacchierati: Max Giusti, che ha già firmato con l’azienda, e Vincenzo Schettini, conteso tra la permanenza in Rai e un possibile approdo al Biscione.
Nemmeno il settore dell’informazione è escluso: la trattativa – fallita – con Andrea Scanzi dimostra quanto sia forte la volontà di Mediaset di intercettare volti forti e riconoscibili, anche fuori dall’intrattenimento puro. L’obiettivo è duplice: arricchire l’offerta interna e sottrarre energie alla concorrenza.
Leggi anche: Barbara D’Urso nei palinsesti Rai: “Un programma pensato per lei”
Cattelan, tra ambizioni e numeri che non convincono
Resta ora da capire che ruolo vorrà ritagliarsi Cattelan nella tv del futuro. Nonostante l’alta esposizione mediatica, i suoi programmi – in primis Stasera c’è Cattelan – non hanno brillato negli ascolti. Proprio per questo, in Rai ci si interroga sulla sostenibilità del progetto, considerati anche gli elevati costi di produzione. Eppure, il nome di Alessandro Cattelan continua a rappresentare una scommessa di valore per il pubblico giovane e per chi immagina una televisione più contemporanea. E se Mediaset è pronta a offrirgli una nuova casa, per ora la sua risposta è stata un no. Ma le trattative, nel mondo della tv, non finiscono mai davvero.
