Personaggi tv. Il conduttore di “Ore 14” Milo Infante si racconta in un’approfondita intervista al Corriere della Sera dalla quale emerge una prospettiva personale piuttosto disincantata sull’ambiente Rai nel quale lavora dal più di 20 anni. (Continua a leggere dopo la foto…)
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“Ore 14”, il format di successo di Milo Infante
Dal 2020, Milo Infante è alla conduzione di “Ore 14” su Rai 2. Si tratta di un programma di approfondimento su tematiche cronaca, politica e attualità che va in onda dopo pranzo. Il format, di grande successo, parte dal fatto del giorno per costruire argomentazioni e considerazioni insieme agli ospiti presenti ad ogni puntata. Gli spettatori sembrano apprezzare molto il talk di Infante facendogli contendere con Fiorello e il suo “Viva Rai 2!” la palma del programma più visto della rete. (Continua a leggere dopo la foto…)
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“Ore 14”, gli ascolti record
Nell’intervista al Corriere, Milo Infante viene invitato a ragionare proprio sul alto numero di ascolti registrato dal suo programma. Si parla infatti di un milione di telespettatori in una fascia oraria non privilegiata. «Se avessi dovuto scommetterci un centesimo quando ho iniziato, quattro anni fa, non l’avrei fatto. – ha ammesso il conduttore – Anche perché arriviamo dalle rubriche del tg, non abbiamo il trenta per cento di traino. Eppure, lo share sale dal 5 all’8, al 9 per cento, e siamo più visti anche del programma che ci segue: vuol dire che la gente si sintonizza proprio per vedere noi». Nonostante il successo di “Ore 14” sia una stella sul petto per Milo Infante, il conduttore si è lasciato andare ad uno sfogo, indice che i rapporti con la Rai siano comunque un tasto dolente.
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