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Rai in lutto, addio alla voce storica dello sport: una vera leggenda

Furio Focolari

Personaggi tv. L’ultimo saluto arriva con un sospiro collettivo: la voce storica dello sport non c’è più. Oggi, 28 settembre, il mondo del giornalismo sportivo e della radio si è fermato: il noto cronista ci ha lasciati all’età di 78 anni, dopo aver lottato contro una malattia che lo affliggeva da tempo. A rendere pubblica la notizia è stato Ilario Di Giovambattista, direttore di Radio Radio, con queste parole:

“Ciao Furio ora riposa in pace. Aiutaci a sopportare questo immenso dolore e grazie di tutto”.

Un messaggio sobrio e intenso, che apre la porta della memoria forzata, lasciando spazio al silenzio della scomparsa e al bisogno di raccontare chi fosse davvero quell’uomo dietro la voce.

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La carriera: sport, radio e telecronache

Il giornalista romano, classe 1947, portava in sé due grandi passioni: il racconto sportivo e la Lazio. In gioventù era stato anche temporaneamente in prova nelle giovanili biancocelesti guidate da Flamini.
Divenne celebre con le sue telecronache Rai, in particolare sulle imprese sciistiche di Alberto Tomba, che lo consacrarono come voce iconica della neve e dei grandi momenti sportivi.
Nel corso della carriera, coprì Olimpiadi, Mondiali di calcio e ogni disciplina meritevole di un microfono. E lavorò per decenni con Radio Radio, che lo crebbe come colonna essenziale del proprio palinsesto.

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La malattia e il coraggio del cronista

Negli ultimi mesi, il noto giornalista combatteva contro una malattia degenerativa, la SLA, come rivelato da Di Giovambattista sul suo profilo X: “da qualche mese combatte contro una terribile malattia degenerativa”.
Il direttore di Radio Radio ha raccontato il momento più delicato: Focolari scelse di non ricorrere a una tracheotomia, rinunciando a scorciatoie artificiali per prolungare la vita. Durante i momenti più difficili, comunicava con un cartello alfabetico e scambiava battute con chi gli era vicino: “Io sono felice che siate tutti qui con me … – si legge su radioradio.it –siete tutti dei cacacazzi”.

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